di
Francesco Zanotti
Ha vinto che non poteva che vincere. Purtroppo l’obiettivo
di una vittoria è solo sperare in una vincita più grande. Hai vinto il campionato
delle primarie? Allora vuoi vincere la Champions League delle elezioni. Ma solo
per alzare la coppa al cielo.
Affrontiamo qui le primarie perché il primo paggio lo
abbiamo onorato in un altro dei nostri blog …
Sembra che l’obiettivo
fondamentale di tutti sia solo battere gli avversari. L’ipotesi, forse
inconscia, ma non per questo meno fondante, è che ognuno dei contendenti in una
campagna elettorale sia convinto che “lui si che saprebbe come sistemare le
cose”. Peccato che ci sono quei buzzurri disonesti degli avversari che motivati
da desideri inconfessabili, cercano di mettere i bastoni tra le ruote. Così
pensando, si finisce per immergersi nella mentalità dei campionati e delle
Champions League.
Ma Renzi ha detto che il
futuro lo si scriverà insieme … Non specificando a chi, ma certamente escludendo
tutti gli avversari. Io credo, invece, che sono proprio gli avversari che vanno
ascoltati. Insieme agli sconosciuti che sono gli unici che posso portare idee
nuove.
E, poi, io crederò ad una
partecipazione sostanziale quanto vedrò un leader che fa domande e prende
appunti tra il pubblico. Mi fido meno di un leader che confonde la
partecipazione con l’applauso dall’alto di un palco.
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