domenica 7 maggio 2017

Francia: affidereste ad una persona di destra o di sinistra la guida di una Formula 1?

di
Francesco Zanotti

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Tutti dicono che oggi vincerà Macron. Forse hanno ragione, salvo sorprese. Tutti i benpensanti dicono che sarà la salvezza dell’Europa … E qui non si capisce il perché … Le elezioni sono la storia di battaglie che sono fine a loro stesse. Ai vincitori diamo medaglie, anche d’oro, ma non potere di governare.
Pensare che sia importante che a vincere sia una persona di destra o di sinistra è come chiedersi se può guidare con maggiore efficacia una Formula 1 un politico/a di destra o di sinistra. E chi lo sa? L'ipotesi più probabile è che siano tutt’e due piloti incompetenti.

Insomma, bisogna piantarla con due miti: uno contingente (di questi giorni) e uno “stabile” perché ce lo portiamo dentro da decenni.
Quello “contingente”: è importante il risultato delle elezioni francesi. Non è vero, per costruire il futuro è indifferente chi vince tra due candidati … troppo “non sapenti”.
Il mito che ci opprime da quasi sempre: Le lezioni sono il momento più alto della democrazia. Non è vero: le elezioni sono la degenerazione banalizzante della democrazia. Fino a che democrazia significa: tutti siamo responsabili, insieme, del nostro futuro collettivo.
Ecco il ragionamento …
In ogni battaglia elettorale l’obiettivo è vincere. Oggi la vittoria è addirittura solo il non far vincere l’avversario.
Poi chi vincerà domani si troverà davanti a “giochi” che non hanno nulla a che vedere con i dibattiti elettorali.
Le elezioni non sono una farsa, ma un gioco autoreferenziale fine a se stesso. Il che è peggio.
Non è vera la vulgata pro Macron che se vince lui l’Europa è salva. Non si sa neppure che tipo di Europa è quella che deve salvare.
Non è vero che se vince la sua Avversaria l’Europa è finita. Non si sa che tipo di Europa finirebbe.
E allora?
Occorre un nuovo impegno politico: una nuova progettualità sociale diffusa. Che le “elezioni” siano questo momento di progettualità non una battaglia un po’ infantile tra personaggi dopo tutto sempre più mediocri.


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