sabato 13 maggio 2017

Anche la pubblicità è spaventata di fronte al futuro

di
Francesco Zanotti

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Mi riferisco ad una pubblicità di Audi presente oggi sui giornali.
Suona così: “C’è chi insegue il progresso e chi lo anticipa”. Perché dico che questo è un ulteriore segnale di paura di fronte al futuro?

Perché si immagina che esista un progresso che … progredisce da solo. Il progresso progredisce, i più sfigati lo inseguono, mentre i più bravi lo anticipano …
Manca, però, completamente l’assunzione della responsabilità di fronte al progresso.
Credo che sia il momento di accettare che non esiste alcun progresso che si sviluppa autonomamente, quasi a percorrere una via di futuro obbligata. Siamo noi che costruiamo il progresso e uno specifico progresso tra gli infiniti possibili.

A quando l’emergere di questa consapevolezza? A quando una seria (e non isterica o retorica) assunzione di una forte responsabilità progettuale verso il futuro?

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