domenica 23 aprile 2017

Occhiali rigati …

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per occhiali rigati

Proviamo a trovare un legame tra un articolo di fondo del Sole 24Ore ed un testo di Don Milani articolo sulla Domenica del Sole24Ore. Il legame? Gli occhiali rigati, appunto.

Il testo di Don Milani è una semplice considerazione non considerata. Uno capisce e si sa esprimere tanto più quanti più linguaggi conosce. Generalizziamo: le classi dirigenti sono tanto più capaci di analisi e progetto quanto più dispongono di risorse cognitive vaste e profonde.
Ora il problema è che le classi dirigenti non hanno nessuna voglia di migliorare il patrimonio di conoscenze di cui dispongono. Il risultato che è i giornali finiscono per essere pieni sempre delle stesse analisi e stesse proposte. Di incerto spessore e significato.
E arriviamo all’articolo del Sole.
La tesi sostenuta è che siamo di fronte a tanti dilemmi che non si vuole riconoscere. E questo è un guaio. Uno dei dilemmi è se aumentare l’IVA o no. Suona così: se si aumenta l’IVA si frenano i consumi. Ma aumenta l’inflazione e, quindi, si riduce il debito pubblico. Cioè: o si favoriscono i consumi o si riduce il debito pubblico. Dramma! Ma solo retorico. Infatti, aumentando l’IVA non si aumenta l’inflazione. La si aumenterebbe se diminuisse il valore della moneta. Ma aumentare l’IVA non comporta la diminuzione del potere d’acquisto della moneta. Servono più Euro perché non si paga solo il prodotto, il cui valore espresso in Euro non cambia, ma si sopportano più tasse. Conclusione: aumentando l’IVA non si diminuisce il debito pubblico.
Ma che c’entra con l’articolo di Don Milani? Che la tesi espressa nell’articolo è frutto di specifici occhiali che costringono a vedere la realtà in un certo modo: una economia fatta di leggi non verificate, ma lo stesso considerate vere.
Il vero pericolo che stiamo correndo è complicarci la vita e in qualche modo congelarci il futuro con teorie strampalate.
Che fare? Insegnare nuovi linguaggi alle classi dirigenti. In particolare i linguaggi quantistico ed autopoietico di cui abbiamo a lungo parlato in questo blog.

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