sabato 22 aprile 2017

L’economia: guardare da fuori o agire da dentro?

di
Francesco Zanotti



Il Sole24Ore di oggi: una prima pagina di contraddizioni. Ma chi prepara il giornale se ne accorge? Sembra di no: non vi è alcun tentativo di spiegare perché in una stessa pagina si dica tutto, il contrario di tutto. E anche qualcosa di mezzo. La mia idea: dobbiamo smetterla di guardare da fuori e dobbiamo iniziare ad agire da dentro. Almeno eviteremo il rischio dei PIR.

Titolone: in Europa l’industriale torna a correre. Sottotitolo specificante l’ottimismo: a febbraio in Italia gli ordini in risalita.
Bene, no?
Beh non proprio perché più sotto la notizia che “Fitch declassa l’Italia a BBB”. A corollario la notizia che la manovrina di primavera tarda e decollare perché non si trova l’accordo politico.
Per fortuna c’è l’articolo di “mediazione”: Il sughero Italia sul mondo in ripresa. Cioè: l’Italia è sballottata su e giù galleggia dalle onde dell’economia mondiale.
Che pensare?
Il suggerimento ci viene dalla seconda parte del sottotitolo del titolone: la spinta alla crescita viene dalla domanda estera. Decodificando strategicamente: le imprese quella domanda estera se la sono conquistata. Non sono state sugheri, ma hanno deciso che generano loro le onde. In barba ad agenzie di rating e manovrine incerte.
Questo significa che lo sviluppo nasce da dentro l’economia: da una progettualità strategica alta e forte delle imprese. Se lo sviluppo non è altro e forte è perché sono poche le imprese dalla progettualità strategica alta e forte.
Se guardiamo le cose da fuori dell’economia vediamo solo i mezzi polli di Trilussa. Vediamo la “somma” di progettualità alte e forti e mancanza di progettualità. Siamo, quindi, continuamente sballottati tra ottimismo e pessimismo a seconda di come si muove il mix di progettualità strategica. Il sughero appunto. Invertiamo i rapporti si causa ed effetto perché pensiamo che le imprese vanno bene o male a seconda di come va l’economia, non rendendoci conto che l’andare bene o male dell’economia è solo la somma dell’andare bene o male delle imprese.
Non sviluppiamo politiche efficaci, ma agiamo su variabili irrilevanti, come le riforme. Non rendendoci conto che una impresa che fa scarpe sfigate non le venderà anche se vivesse in uno Stato perfetto.
Sintesi, la contraddittorietà del Sole è dovuto a diversi sguardi: da fuori o da dentro. Noi pensiamo che oggi sia giunto il momento di guardare intensamente da “dentro”. Guardare alla qualità della progettualità strategica e far di tutto per migliorarla. E, se pura la cosa vi interessa, vedrete che anche le agenzie di rating cambieranno valutazione.


1 commento:

  1. Finalmente si può condividere su Linkedin.
    Saluti cordiali.
    Fabrizio Frassineti

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