di
Francesco Zanotti
Per carità, l’indignazione è nel cuore di tutti. Anche la
manifestazione sociale di questa indignazione è doverosa. Ma l’indignazione non
basta. Servono gesti di pace ed una nuova progettualità sociale. Senza queste “cosa”
l’indignazione può anche essere controproducente.
A livello personale servono
gesti di pace: tutti quelli che manifestano contro il terrorismo devono
eliminare dalla loro vita ogni conflitto. Chi li vede sfilare deve sentirli
come campioni di pace che seminano ogni giorno nella loro strada gesti di pace.
Quando tradiscono … quando tradiamo la nostra vocazione di uomini di pace contribuiamo
anche noi a costruire la cultura e la pratica dell’odio.
Ma il livello personale non
basta. A livello sociale dobbiamo passare dalla cultura e dalla prassi del potere
alla cultura ed alla prassi della progettualità sociale. Innanzitutto ne
abbiamo bisogno. La nostra società ha chiuso il suo ciclo storico e l’insistere
nel cercare di negare questa realtà costituisce una violenza verso l’Uomo e la
Natura. Dobbiamo, quindi, progettare socialmente (si tratta concettualmente di
un processo di emergenza consapevole) un nuovo modello di economia e di
società. E, poi, la progettualità sociale offre spazi di autorealizzazione
positiva che sono certamente più attraenti degli spazi di autorealizzazione
distruttiva offerti dal terrorismo. Oggi è la voglia di autorealizzazione il vero motore
dei comportamenti. Saranno comportamenti
di pace solo se le persone vivranno una forte ed intensa stagione di
progettualità sociale che significa scrivere insieme solidarmente la nostra
storia futura comune.
Se mancano gesti di pace all’interno
di una società mobilitata da una alta e forte progettualità sociale, l’indignazione
suona “falsa”. Diventa la difesa urlata di una società ingiusta che cerca di sopravvivere
malgrado una ingiustizia che diventa ferocia quando si rifiuta di sfamare i
figli della Terra. Diventa, quindi, stimolo e giustificazione di una
autorealizzazione distruttiva di cui il terrorismo e il suicidio sono le manifestazioni
estreme.
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