di
Francesco Zanotti
Il maggioritario non ha senso in una società complessa. Lo
riscrivo con tristezza …
Che il maggioritario non
abbia senso è una evidenza sia per il buon senso che per la conoscenza.
Il buon senso: se aumenta la diversità delle opinioni (questo accade
in una società complessa), se queste opinioni sono intense ed evolvono
continuamente, come è possibile immaginare che possano essere riassunte in due
parti politiche che devono sentirsi alternative perché se non si considerano
tali non ha senso alcuna competizione elettorale?
Quando negli ultimi anni si
è tentato di comprimere questa diversità ricca ed evolutiva dentro due valigioni
contrapposti, ci si è riusciti solo per il tempo delle elezioni e subito dopo
sono esplosi in così tanti partiti che non riescono neanche più a trovare nomi
diversi.
Oggi non è neanche più possibile
comprimere la diversità per il periodo elettorale.
La conoscenza: sia le scienze della cognizione che sociologia (due
delle aree di conoscenza di cui ci occupiamo) dimostrano, descrivono in dettaglio
il crescere in intensità e differenziazione delle opinioni socialmente
significative.
Ma allora deve prevalere l’anarchia?
No, serve una modalità di governo completamente nuova che stiamo descrivendo da
sempre e che abbiamo definito Sorgente Aperta. Ne proponiamo una nuova sintesi, un po’ “emotiva”?
Dobbiamo piantarla con il pensare che il governare sia decidere in solitudine.
Il Governare, in una società complessa, può essere solo: progettare insieme.
E la tristezza? E’ dovuta al fatto che l’abbiano detto e ripetuto da
anni che il maggioritario in una società complessa è una sciocchezza: crea
danni inenarrabili. Abbiamo pure pubblicato un primo prodotto editoriale che il
lettore trova presentato a lato di questo post. Abbiamo addirittura la
responsabilità di una collana editoriale nella quale pubblicheremo anche.
Ma forse invece di parlare
di tristezza è meglio parlare di “impazienza”. Continuiamo a sperare che la
nostra proposta non sia costretta a seguire l’iter di tutte le proposte nuove:
le forche caudine della indifferenza e poi del contrasto prima della
accettazione …
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