sabato 14 gennaio 2017

Cosa intendono fare i giovani per il loro lavoro?

di
Francesco Zanotti

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Se hanno la speranza che noi tromboni risolviamo per loro il problema del lavoro, si sbagliano di grosso. Non è che non vogliamo. E’ che non siamo proprio capaci …

Noi vecchi tromboni siamo proprio disonesti. Innanzitutto comunichiamo ai giovani che ci stiamo impegnando per costruire posti di lavoro. Cioè: ci arroghiamo il diritto di costruire noi il futuro. Che è una cosa ridicola, oltre che, appunto, disonesta. E, poi, facciamo passare subdolamente il messaggio che sì, i giovani possono metterci la loro parte, ma poi questo loro protagonismo lo ghettizziamo nel disegnare qualche App o nell’avere qualche borsa di ricerca. E noi ci occupiamo delle cose che contano: compresi posti di lavoro da milioni di Euro che consideriamo nostro appannaggio naturale.
Ragazze e ragazzi dovete prendere voi in mano le redini del futuro.
E il “prendere in mano” deve essere progettuale: dovete immaginare una nuova società. E’ all’interno di una nuova società che può emergere lavoro.
Ora, una nuova società è fatta di cose complesse. Solo per citarne qualcuna …
Che tipo di visione del mondo volete adottare? Quale tipo di scienza? Quale economia e quale impresa? Chi deve gestire i Commons naturali (ambiente nel suo complesso) Artificiali (dal risparmio alle infrastrutture). Qual sistema di welfare? Quali istituzioni e con che ruolo? Quale tipo di Governance sia delle imprese che della cosa pubblica?
Ragazzi e ragazzi il prendersi in mano il futuro significa immaginare come volete rispondere a queste domande …
Sono complesse? Eccerto! Non siamo più all’età della pietra …

Noi tromboni cosa possiamo fare? Fornirvi le conoscenze per progettare il futuro in cui vorrete vivere. Avremo diritto al rispetto (soprattutto di noi stessi, ma anche del vostro) se questo ruolo di fornitori di conoscenze riusciremo a svolgerlo. Ragazzi, noi possiamo essere solo maestri, ma con la voglia di essere velocissimamente superati dagli allievi e con nessuna velleità di costruire per loro il futuro.

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