di
Francesco Zanotti
Presidente ApEC
I ruoli di governo vengono
assegnati in base a reti amicali. Esse sono la vita e il sostegno delle persone
che vengono scelte. Sono esse che ispirano giudizi e comportamenti. Sono esse
che danno alle persone identità. Come ci si può, allora, aspettare che queste
reti amicali scompaiano?
Dobbiamo accettare che
esistano e soprattutto sviluppino il loro sottoprodotto inevitabile. Parafrasando
una frase celebre: rendono inevitabili private collusioni e virtù solo
retoriche. Retoriche perché indirizzate a comunità esterne alla rete amicale.
Quello che sta fuori dalle
reti amicali è retorica, quello che sta dentro è la vita vera.
Non scandalizziamoci,
allora, se un ministro vive la sua rete amicale. L’abbiamo messa lì proprio perché
era espressione di quella sua specifica rete amicale.
E’ possibile cambiare le
cose? Certo occorre selezionare in base alle risorse cognitive ed alle competenze
di progettualità sociale. Ma le classi dirigenti attuali non possono farlo
perché non sono in grado di valutare risorse cognitive e competenze di progettualità
sociale.
Se vogliamo cambiare le cose
non scandalizziamoci, non facciamo i moralisti, ma facciamo una cosa
semplicissima: invitiamo le nostre classi dirigenti a studiare.
Per non fare il moralista, siamo tutti immersi in reti amicali di relazioni, conoscenze e favori. E' vergognoso il brutto esempio nel Veneto della condotta personalistica e per gli amici perseverata delle 2 banche del territorio a danno dei più, i risparmiatori. Chi non ha potere si scandalizza (il potere logora chi non ce l'ha) ed invoca i principi etico-giuridici basilari per una moderna democrazia: attenzione al bene comune, attenzione al conflitto di interessi e chi sbaglia paga. Nel migliore dei mondi possibili, un esponente della classe dirigente che ha commesso un errore istituzionale così grave, dovrebbe essere eliminata dal sistema e... dimenticata. Speriamo che questo accada e che non abbia più ruoli istituzionali importanti. Quindi l'invito alle nostre classi dirigenti è di studiare i principi basilari delle regole e della legalità.
RispondiEliminaPierluigi Riello, dottore commercialista in Padova.