venerdì 1 aprile 2016

La Guidi e l’inevitabilità delle reti amicali

di
Francesco Zanotti
Presidente ApEC

Risultati immagini per ministro guidi e compagno

I ruoli di governo vengono assegnati in base a reti amicali. Esse sono la vita e il sostegno delle persone che vengono scelte. Sono esse che ispirano giudizi e comportamenti. Sono esse che danno alle persone identità. Come ci si può, allora, aspettare che queste reti amicali scompaiano?
Dobbiamo accettare che esistano e soprattutto sviluppino il loro sottoprodotto inevitabile. Parafrasando una frase celebre: rendono inevitabili private collusioni e virtù solo retoriche. Retoriche perché indirizzate a comunità esterne alla rete amicale.
Quello che sta fuori dalle reti amicali è retorica, quello che sta dentro è la vita vera.
Non scandalizziamoci, allora, se un ministro vive la sua rete amicale. L’abbiamo messa lì proprio perché era espressione di quella sua specifica rete amicale.
E’ possibile cambiare le cose? Certo occorre selezionare in base alle risorse cognitive ed alle competenze di progettualità sociale. Ma le classi dirigenti attuali non possono farlo perché non sono in grado di valutare risorse cognitive e competenze di progettualità sociale.

Se vogliamo cambiare le cose non scandalizziamoci, non facciamo i moralisti, ma facciamo una cosa semplicissima: invitiamo le nostre classi dirigenti a studiare.

1 commento:

  1. Per non fare il moralista, siamo tutti immersi in reti amicali di relazioni, conoscenze e favori. E' vergognoso il brutto esempio nel Veneto della condotta personalistica e per gli amici perseverata delle 2 banche del territorio a danno dei più, i risparmiatori. Chi non ha potere si scandalizza (il potere logora chi non ce l'ha) ed invoca i principi etico-giuridici basilari per una moderna democrazia: attenzione al bene comune, attenzione al conflitto di interessi e chi sbaglia paga. Nel migliore dei mondi possibili, un esponente della classe dirigente che ha commesso un errore istituzionale così grave, dovrebbe essere eliminata dal sistema e... dimenticata. Speriamo che questo accada e che non abbia più ruoli istituzionali importanti. Quindi l'invito alle nostre classi dirigenti è di studiare i principi basilari delle regole e della legalità.
    Pierluigi Riello, dottore commercialista in Padova.

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