di
Francesco Zanotti
Presidente ApEC
Oggi tutti chiedono grandi
progetti per Milano. Ma tutti si limitano a progetti “fisici”. Pur necessari,
pur audaci. Ma sempre progetti di cose e non di pensiero.
Esiste lo spazio per un
grande progetto sulla conoscenza.
Oggi la conoscenza umana è
spezzettata in specialismi che la stanno spegnendo.
Siamo ancora alla
suddivisione tra scienze umane e scienze naturali. All’interno di ogni
disciplina gli specialismi impediscono di averne una visione complessiva e
cercarne un significato sociale più complessivo. Gli specialismi generano
paradossi che frustrano ogni desiderio di completezza e coerenza.
La fisica né è l’esempio più
eclatante: oggi abbiamo leggi fisiche (per di più tra loro incompatibili) per
spiegare intorno al 4% della materia-energia presente nell’universo.
Forse il guaio più rilevante
è che nessuno di questi specialismi permette di capire e riuscire a governare i
sistemi umani: dall’educazione allo sviluppo strategico delle imprese. Con
mille altri “sistemi umani” sopra, sotto, intorno a lato.
Abbiamo una conoscenza che
rischia di rischiarare solo piccoli mondi virtuali, lasciando nell’ombra la
vita.
Allora pensiamo ad un
progetto che cerchi di raccogliere gli specialismi esistenti ed a tentarne una
sintesi. Che verrà giudicata eticamente ed esteticamente. Orientata a renderci
protagonisti e non a subire l’evoluzione dei sistemi umani.
Che ne penseranno i
candidati sindaci di Milano?
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