mercoledì 14 ottobre 2015

Segnali di pace

di
Francesco Zanotti

Uno degli incontri in una foto scattata da Gerald Bruneau

E’ stato un percorso di pace molto difficile. Percorso perché la pace non è mai raggiunta una volta per tutte. Difficile perché si tratta del dialogo tra i terroristi degli anni di piombo e i parenti delle loro vittime.
Ne parla il Corriere della Sera oggi in un articolo di Giovanni Bianconi.
Cito solo un passo legge: “Sulla tomba del padre, Agnese Moro li abbraccia (due killer di Via Fani e la "postina" dei comunicati, ndr). Un miracolo per i credenti; una scena impensabile nei giorni dell’odio e del piombo [..]".
La pace è solo possibile quando ciascuno dei contendenti in qualche modo rinnega se stesso. E così facendo scopre i propri torti e la ragioni degli altri.
Il messaggio? Che ognuno ragioni sui propri torti e limiti, invece di evidenziare i torti e i limiti degli altri. Per riuscire a farlo occorre avere molto più coraggio che non a imbracciare un fucile da spianare contro un nemico.

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