di
Francesco Zanotti
E’ stato un percorso di pace molto difficile. Percorso perché la pace non è mai raggiunta una volta per tutte. Difficile perché si tratta del dialogo tra i terroristi degli anni di piombo e i parenti delle loro vittime.
Ne parla il Corriere della Sera oggi in un
articolo di Giovanni Bianconi.
Cito solo un passo legge: “Sulla tomba del padre, Agnese Moro li abbraccia (due killer di Via Fani e la "postina" dei comunicati, ndr). Un miracolo per i credenti; una scena impensabile nei giorni dell’odio e del piombo [..]".
La pace è solo possibile quando ciascuno dei
contendenti in qualche modo rinnega se stesso. E così facendo scopre i propri
torti e la ragioni degli altri.
Il messaggio? Che ognuno ragioni sui propri
torti e limiti, invece di evidenziare i torti e i limiti degli altri. Per riuscire
a farlo occorre avere molto più coraggio che non a imbracciare un fucile da
spianare contro un nemico.
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