domenica 8 marzo 2015

La scuola progettuale

di
Francesco Zanotti


Sul Corriere di oggi Galli della Loggia ricorda che il parlare della buona scuola non ha senso se non esiste un progetto di scuola.
Ma il suo intervento non arriva da una proposta.
Ci provo io. Nel passato (prima dei 30 anni) ho fatto il Direttore di un Centro di Formazione Professionale ed ho maturato un preciso progetto di scuola (che vale per ogni livello di scuola) che voglio riproporre oggi … perché come Galli della Loggia sostiene di progetti non ve ne sono.
La mia proposta è quella della scuola progettuale. Gli studenti non vengono iscritti a corsi che hanno programmi. Ma vengono iscritti a gruppi di progetto. Ovviamente ogni progetto è diverso per tempi, obiettivi, conoscenze necessarie. Alla fine ogni scuola assembla i progetti, il Ministero assembla i progetti delle scuole. E … ne nasce un Progetto Paese.
Con questo progetto di scuola si risolvono tutti i problemi della scuola. Ma, dire così è troppo poco. Così facendo i giovani diventano subito parte attiva e responsabile della società in cui vivono. E non devono subire la frustrazione di circa un quindicennio di “preparazione” in ambienti virtuali (perché staccati dalla realtà).

Mi immagino (conosco per esperienza diretta) le mille obiezioni che vengono opposte a questo progetto. Ma non possono giocare al farmi da solo le obiezioni per rispondermi. Mi piacerebbe me ne facessero. Si scoprirebbe così che ogni obiezione è solo paura della innovazione profonda.

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