mercoledì 25 marzo 2015

Che ne sa il Ministro?

di
Francesco Zanotti


Che ne sa della scuola il Ministro del lavoro?
Se fa proposte come quella di limitare i mesi di vacanza, ne sa poco o punto.
Ancora pensa che la scuola insegni la teoria e le imprese insegnino buone pratiche.
Ma le cose non stanno così per mille ragioni.
La prima è che le imprese di oggi devono costruire nuove buone pratiche usando le nuove conoscenze che la scuola deve sviluppare e mettere a disposizione.
Se mandiamo un liceale in una impresa oggi, al massimo potrà imparare qualche mestiere manuale o qualche conoscenza ingegneristico- tecnologica che, prima che arrivi davvero per lui il tempo di lavoro, saranno obsolete. Non hanno nulla da imparare neanche sulla socialità sul lavoro.
Oggi, soprattutto nelle imprese managerializzate, è pessima. Inseriremo i giovani in mille conflitti o vivranno ai margini dell’impresa.
Quale rapporto allora tra scuola ed impresa? Nel mio post di qualche giorno fa ho parlato della scuola progettuale: una scuola non più strutturata in corsi, ma progetti.
Questi progetti vanno dallo sviluppo di nuove scienze umane e naturali, alla progettazione di nuove modalità di produzione, di lavoro.

La scuola e l’impresa insieme progettano il futuro. Ma, ovviamente, sarà impossibile discuterne con il Ministro: le capacità di ascolto di questa classe dirigente non sono elevatissime.

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