giovedì 11 dicembre 2014

L’eversione costruita

di
Francesco Zanotti


L’eversione è certamente da evitare. Ma non si può estirpare come una mala pianta. Con prediche e violenza.
L’eversione emerge quando si cerca di bloccare l’esprimersi della complessità sociale. Detto diversamente, non è una cosa. Non il modo di manifestare la loro malvagità di gruppi di “cattivoni”.
Mi spiego. E il discorso è semplice.
Nella società attuale vi un crescente emergere di attori sociali che rappresentano nuove istanze e sono il contesto di autorealizzazione delle persone. Non è un fenomeno che si possa arrestare. E non si deve neanche farlo perché è il fenomeno che genera lo sviluppo delle società.
Se la politica vuole cercare di semplificare questa complessità arrivando a costruire due schieramenti che si alternano al governo, in modo che chi vince possa governare in pace, allora è la politica che costruisce eversione. Perché pretende di semplificare l’espressione della crescente complessità sociale. E’ la sindrome di un uomo solo al comando che genera eversione in una società complessa. In una società complessa non si può costringere una complessità emergente a schiacciarsi all'interno di uno dei due schieramenti a servizio di un programma che viene giudicato troppo semplicistico se non ostile. Occorre una nuova forma di Governance dove il programma da realizzare emerga come sintesi della complessità delle istanze dei diversi gruppi sociali. Certo, per riuscire a governare a questo modo occorre conoscenza e saggezza …


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