domenica 14 settembre 2014

Aspettando il 10 ottobre Vivere l’Expo della Conoscenza

di
Francesco Zanotti


La società industriale è intrinsecamente una società elitaria: c’è chi comanda e chi ubbidisce, c’è chi scopre e chi impara.
Anche l’EXPO 2015 è profondamente industriale: c’è chi espone e chi guarda.
La nostra proposta di Expo della Conoscenza rompe lo schema dell’elitarismo. In questo post provo a descrivere uno degli elementi di rottura: all'Expo della Conoscenza non ha senso assistere. E’ necessario sperimentarlo. Non dico partecipare perché è diventato un verbo banale, non basta. Dico che l’Expo della Conoscenza occorre viverlo. Occorre partecipare in un senso molto specifico: partecipare a creare la nuova conoscenza di domani, partendo dalla conoscenza esistente.
Concretizzo ulteriormente.
Oggi sull'inserto del Corriere “La lettura” è pubblicato un articolo di Sandro Modeo che parla del nuovo libro di Peter M. Hofmann (un fisico) dal titolo: “Gli ingranaggi di Dio. Dal caos molecolare alla vita.”.
Il dilemma è quello eterno: pro o contro il riduzionismo. Gli ulteriori testi di riferimento citati dall'autore sono quello classicissimo di Shrodinger (Cosa è la vita), quello di Mario Ageno (Le radici della biologia). Modeo cita anche un testo di Telmo Pievani (Evoluti e abbandonati) dove sostiene che la spiegazione dei comportamenti umani in termini biologico evoluzionistici e di là da venire.
Aggiungo io, per fornire ulteriori stimoli: i due volumi curati da Lucia Urbani Ulivi “Strutture di mondo”. Il secondo ha la postfazione di Cesare Sacerdoti, Socio Fondatore ApEC. Nei due volumi appare in ogni angolo l’idea di una sistemica quantistica (riassunta nel saggio finale di Strutture di mondo II da Gianfranco Minati (Socio Fondatore di ApEC) che propone concetti come: la rottura di simmetria, l’entanglement, le correlazioni a lungo raggio, le rappresentazioni non equivalenti le metastrutture (concetto sviluppato sempre dal prof. Minati).

Cosa propongo? Che coloro che vogliano vivere l’esperienza dell’Expo della Conoscenza si cimentino a tentare una nuova sintesi in questo insieme di risorse cognitive, per dire una parola nuova che ci faccia uscire da questo davvero eterno dibattito tra riduzionismo ed antiriduzionismo.

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