venerdì 5 settembre 2014

Aspettando il 10 ottobre. La struttura profonda della società industriale

di
Francesco Zanotti



In ogni società concretamente realizzata si possono riconoscere una ortodossia cognitiva ed una fattuale.
L’ortodossia cognitiva è costituita da un insieme di risorse cognitive condivise fondate su di una specifica visione del mondo che si declina in modelli ideali di società e di uomo.
L’ortodossia fattuale da insieme di realizzazioni economiche, sociali, istituzionali, metropolitane, infrastrutturali etc. che concretizzano l’ortodossia cognitiva.

L’ortodossia cognitiva della società industriale
L’ortodossia cognitiva della società industriale può essere sintetizzata nel modo seguente.
Al fondamento vi è la convinzione che l’uomo è altro rispetto al mondo. Il suo obiettivo è quello di conoscere come è fatto questo mondo e da quali leggi è governato. In questo modo il mondo può diventare da nemico a strumento dell’uomo.
La conoscenza genera corpi di conoscenze specialistiche indipendenti le une dalle altre.
La ricerca della verità del mondo ha come obiettivo la costruzione di una teoria del tutto che permetta all'uomo di acquisire il punto di vista e la potenza di un dio raziocinante.
In questo modo il mondo può diventare completamente strumento dell’uomo.
La teoria che fa da modello a tutte le altre è la fisica classica che ha informato di sé tutte le scienze naturali ed umane e che Galileo Galilei ha sintetizzato ex ante nella famosa espressione “sensate esperienze e delle certe dimostrazioni” .
Tecnicamente questo sistema di risorse si può riassumere nell'espressione: riduzionismo meccanicista.
Una sintesi banalizzata di questa ortodossia cognitiva costituisce le risorse cognitive che sono nella disponibilità delle nostre classi dirigenti.

L’ortodossia fattuale della società industriale
L’obiettivo perseguito dalla società industriale è quello di soddisfare i “bisogni” igienici dell’uomo. Per raggiungere questo obiettivo serve una logica funzionale: occorre trovare le risorse e gli strumenti per riuscirci. Le risorse sono fornite dalla Natura che, poiché viene considerata deposito di risorse viene considerata altro rispetto all'Uomo. Questa natura va studiata per capire come è fatta: quali sono gli elementi fondamentali e quali sono le leggi che li governano. Solo così potrà essere utilizzata. La modalità per studiare la natura è il metodo sperimentale.
La felicità è direttamente proporzionale alla modalità con cui vengono soddisfatte le esigenze igieniche. Il progresso è costituito dal soddisfare sempre più diffusamente e completamente le esigenze igieniche. L’ortodossia fattuale può essere sintetizzata in quest’altro modo.
La conoscenza di come è fatta la natura e di quali sono le leggi alle quali ubbidisce ha permesso lo sviluppo (l’emergere) di un sistema di tecnologie che hanno aumentato la potenzialità dell’uomo di intervenire sulla Natura.
Per sfruttare le potenzialità delle tecnologie sono state “inventate” (sono emerse) le macchine e le organizzazioni economiche. Queste ultime sono diventate il protagonista centrale dello sviluppo sociale complessivo. Più estesamente: sono diventate i luoghi di autorealizzazione delle persone, di produzione dei beni materiali e di erogazione dei servizi, di generazione del “valore”. Per rendere più efficaci ed efficienti gli scambi tra le persone e le organizzazioni economiche si è andato strutturando (è emerso) un sistema di infrastrutture di trasporto e di comunicazione.

Tutt'intorno a organizzazioni economiche ed infrastrutture è nato (è emerso) un ambiente sociale, politico, istituzionale finalizzato al miglior funzionamento delle organizzazioni economiche. Si tratta di un ambiente dove prevalgono attori sociali, politici ed istituzionali di tipo specialistico.

In particolare, si è sviluppato uno specifico sistema di governo che ha raggiunto la sua maturazione nella democrazia  rappresentativa.

Nel suo complesso, la società industriale si pone, oggi, come un Ambiente Artificiale, fondato sulla visione classica del mondo, che è strutturalmente eterogeneo con l’Ambiente Naturale e, proprio per questo, può instaurare con esso solo una relazione strumentale: ne utilizza le risorse e vi deposita i rifiuti. I benefici del costruire un ambiente artificiale di questo tipo sono stati incredibili: la qualità della vita materiale delle persone ha raggiunto livelli prima impensabili.

Le classi dirigenti sono i “sacerdoti” sia della ortodossia cognitiva che della ortodossia fattuale. Considerano la prima la migliore possibile e considerano loro dovere fare sì che la seconda ne sia la concretizzazione più fedele.


1 commento:

  1. Bellissima analisi!!!
    I commenti e le riflessioni sarebbero tante.
    Aggiungo solo una cosa...Tra i padri dell'attuale ortodossia cognitiva, citerei oltre a Galileo anche LAPLACE e il suo demone, anche se molto posteriore.
    Ricordo che nel 1814 Laplace scriveva: Un’ intelligenza che, per un dato istante,
    conoscesse tutte le forze di cui è animata la natura e la situazione rispettiva degli esseri
    che la compongono, se per di più fosse abbastanza profonda per sottomettere questi
    dati all'analisi, abbraccerebbe nella stessa formula i movimenti dei più grandi corpi
    dell'universo e dell'atomo più leggero: nulla sarebbe incerto per essa e l'avvenire, come
    il passato, sarebbe presente ai suoi occhi.

    Il problema posto da Laplace era speculativo ma teoricamente possibile. Se io avessi un mega computer e potessi avere tutti i dati possibile, saprei tutto sul mondo, il passato e il futuro non avebbero sorprese.
    Il problema è che anche con un computer così potente adesso sappiamo che la frase di LAPLACE NON E' TEORICAMENTE POSSIBILE.

    Stefano P

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