domenica 3 agosto 2014

Aspettando il 10 ottobre … Eccellenza, qualcuno ci dovrà andare …

di
Francesco Zanotti


Leggo stamattina sul Sole 24 Ore uno splendido articolo di Sua Eccellenza Bruno Forte, arcivescovo di Chieti e Vasto dal titolo “A Gerusalemme l’idea di futuro”. E’ un articolo emozionante perché parla di un luogo che unisce, in un modo che nessuna guerra può cancellare, “ i discepoli della Torah, del Vangelo e del Corano”. Mi permetto di aggiungere: figli dello stesso padre Abramo che lasciò la terra di Ur solo dietro la Promessa. Fratelli in quella Promessa che, come dice l’Arcivescovo “risplende nelle pietre di Gerusalemme, bagnate dal sangue di generazioni e generazioni” Questa infinita contraddizione, alla quale la mia generazione neppure ha tentato di dare una seppur parziale sintesi, affascina i giovani. E, aggiungo, richiama la loro responsabilità nel costruire una storia futura diversa.
Ma il suo articolo mi lascia una grande tristezza. Dice l’Arcivescovo che doveva guidare un pellegrinaggio di giovani a Gerusalemme, ma gli eventi di questi giorni e la conseguente pressione delle famiglie l’hanno convinto a desistere.
Eccellenza, mi permetta di dire: ci doveva andare lo stesso. Chi ha avuto l’idea, ne ha la responsabilità della realizzazione, proprio davanti all’Altissimo, Autore della Promessa.

Prima o poi qualcuno dovrà andare a manifestare in quella terra la forza della Promessa. Si immagini una grande processione lungo quelle pietre millenarie dove ogni credente esibisce il simbolo della Fede dell’altro. Ebrei con in mano il Corano, Mussulmani con la Torah, Cristiani con il Corano … e tutte le combinazioni possibili. Una manifestazione davanti ai soldati di tutti gli schieramenti, a governanti blasfemi, chiamandoli ad unirsi alla manifestazione in nome di quella Promessa che, stupidamente, cercano di interpretare con le armi.

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