di
Francesco Zanotti
Oggi sul Sole 24 Ore Marco Bellinazzo propone una analisi (negativa) della situazione brasiliana e delle sue prospettive. E conclude dicendo che Rio 2016 (le Olimpiadi) sono l’unica speranza di ricominciare a crescere.
Giusto ieri su questo blog ho scritto …
“La crisi che stiamo vivendo è una crisi da
spegnimento, accelerato dal proliferare di mille conflitti.
Spegnimento
dell’economia dovuta alla perdita di significato e di
funzionalità degli attuali prodotti e servizi. Accelerato dai conflitti
competitivi che costringono le imprese a non accorgersi della perdita di senso
e di funzionalità di quello che fanno.
Spegnimento
della società per perdita di senso delle “infrastrutture”
politiche e sociali che sono funzionali a quella economia industriale che sta
perdendo di senso. Aggravato (e di molto) dai conflitti politico-sociali che
non riescono a sfociare in una proposta.
La ragione
profonda di questo spegnersi è costituita dalla infrastruttura cognitiva di
fondo della società industriale: la visione meccanicistico-riduzionistica del
mondo.”.
Il discorso non vale solo per le società “avanzate”.
Vale a maggior ragione per gli altri “mondi” che hanno immaginato di riuscire a
costruire sviluppo (etico ed estetico per tutti) copiando la via di sviluppo
delle società industriali. Anzi, a maggior ragione vale per queste società che
hanno pensato di forzare la loro infrastruttura cognitiva imponendo quella
della società industriale.
Forse queste società potrebbero essere profetiche perché
per loro potrà essere più semplice ripudiare (cioè: utilizzare dove serve) la
infrastruttura cognitiva della società industriale.
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