venerdì 9 maggio 2014

Expo 2015: la mente e il braccio

di
Francesco Zanotti

“La prima forza è la mente; debole è sempre il braccio di colui che non ne ha …”
Vincenzo Cuoco, Scritti giornalistici.


Tutti riconoscono il problema, ma non arrivano alla soluzione. Se l’attenzione dei Vertici dell’Expo si è concentrata (anche in fase progettuale) sulle cose (i muri le strade etc.), allora le cose sono diventate grandi, importanti. E scatenano mille appetiti per impadronirsene.
Noi abbiamo da sempre tentato di spostare l’attenzione dalle cose alla conoscenza, ai contenuti, alla mente. Ci ho anche scritto un libretto che è disponibile su questo blog. Ma nulla. La risposta è sempre stata: “Si certo. La conoscenza, i contenuti sono importanti. Ma ne parleremo dopo: ora dobbiamo pensare alle cose.”. E le cose sono diventate un  feticcio pericolosissimo. E le cose poi non si fanno neanche. “Previsto il completamento del 50% della infrastrutture indicate nel documento presentato al BIE” rivela oggi il Sole24Ore.
E con i contenuti stiamo a zero. L’Expo sarà il luogo dove si esporranno progettualità altrui senza una ispirazione (se non una frasetta per indicare il tema dell’Expo) e, certamente, senza una sintesi.

Un mestiere da impresari teatrali non da figli di Leonardo. E se la mente debole (o neanche considerata), riaggiornando Cuoco: il braccio fa malandrinate.

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