di
Francesco Zanotti
Un po’ stanco e influenzato. Una pioggia che non cade su tamerici, pini e ginestre. Ma su di una tettoia di lamiera che la trasforma in un risuonare metallico ed arrugginito.
I giornali che raccontano
quello che raccontano e che non è certo capace di illuminare un piovere grigio.
Rileggo i post di
balbettanti. E ne ritrovo uno scritto alla fine di novembre che contiene
previsioni. Secche e falsificabili. Ve le ripropongo. La prima si è già
avverata, anche se era semplice. La terza ha cominciato ad avverarsi con le
dimissioni di Fassina. Anche le altre possono sembrare probabilissime. Tranne,
però, all’establishment politico mediatico: tutti operano come se, invece, non
si realizzeranno.
Provate a ridare una
occhiata a queste previsioni. Le rivedremo ancora tra un paio di mesi: che ne
dite? Tenete bene a mente l’ultima.
Ecco le previsioni di fine
novembre 2013:
E’ ovvio che Matteo Renzi
diverrà segretario del Pd.
E’ ovvio che Berlusconi
verrà sottoposto (in carcere o no) a misure cautelari.
E’ ovvio che il governo
Letta non durerà.
E’ ovvio che il livello di conflittualità
politica crescerà.
E’ ovvio che Napolitano si
dimetterà.
E’ ovvio che nessuna di
queste cose avrà alcun effetto sulla crisi che stiamo vivendo. Come non vi
sarebbe nessun effetto se tutte queste cose non accadessero. La crisi procederà
sempre più speditamente verso il baratro fino a che non si avvierà una nuova
stagione di progettualità economica e sociale grazie alla diffusione di nuove
risorse cognitive.
E' ovvio che la crisi è nella testa delle imprese/imprenditori.
RispondiEliminaDopo di me... il diluvio!