domenica 5 gennaio 2014

Repetita iuvant

di
Francesco Zanotti


Un po’ stanco e influenzato. Una pioggia che non cade su tamerici, pini e ginestre. Ma su di una tettoia di lamiera che la trasforma in un risuonare metallico ed arrugginito.
I giornali che raccontano quello che raccontano e che non è certo capace di illuminare un piovere grigio.
Rileggo i post di balbettanti. E ne ritrovo uno scritto alla fine di novembre che contiene previsioni. Secche e falsificabili. Ve le ripropongo. La prima si è già avverata, anche se era semplice. La terza ha cominciato ad avverarsi con le dimissioni di Fassina. Anche le altre possono sembrare probabilissime. Tranne, però, all’establishment politico mediatico: tutti operano come se, invece, non si realizzeranno.
Provate a ridare una occhiata a queste previsioni. Le rivedremo ancora tra un paio di mesi: che ne dite? Tenete bene a mente l’ultima.
Ecco le previsioni di fine novembre 2013:
E’ ovvio che Matteo Renzi diverrà segretario del Pd.
E’ ovvio che Berlusconi verrà sottoposto (in carcere o no) a misure cautelari.
E’ ovvio che il governo Letta non durerà.
E’ ovvio che il livello di conflittualità politica crescerà.
E’ ovvio che Napolitano si dimetterà.

E’ ovvio che nessuna di queste cose avrà alcun effetto sulla crisi che stiamo vivendo. Come non vi sarebbe nessun effetto se tutte queste cose non accadessero. La crisi procederà sempre più speditamente verso il baratro fino a che non si avvierà una nuova stagione di progettualità economica e sociale grazie alla diffusione di nuove risorse cognitive.

1 commento:

  1. E' ovvio che la crisi è nella testa delle imprese/imprenditori.
    Dopo di me... il diluvio!

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