lunedì 9 dicembre 2013

Quelli che … “Yes we can”

di
Francesco Zanotti


Lo scrivo con tristezza: stiamo coltivando una ulteriore illusione. Che in questa contingenza storica non ci possiamo permettere.
Perché Matteo Renzi non può che fallire?
Perché cerca una soluzione strutturale: nelle strutture della società. Invece noi abbiamo bisogno di una rivoluzione cognitiva: nella visione del mondo. Ma anche Renzi parla di cultura. Sì, ma non dice cosa sia la cultura e come occorra cambiarla. Una rivoluzione nella visione del mondo significa superare l’egemonia della visione del mondo della fisica classica ed aggiungere (aggiungere, non sostituire. Sintetizzare, non combattere) un pensiero quantistico, topologico, post-moderno.
Sbaglia, poi, anche nelle soluzioni strutturali che propone. Sono ancora una volta “classiche”. Il metodo di governo, ad esempio. Sostiene che occorre rendere capace di governare chi vince le elezioni. E’ una solenne sciocchezza perché è un tentativo di “domare” la complessità cognitiva della nostra società (ben superiore a quella della società anglosassoni) per costringerla in due schieramenti contrapposti. Ci si riesce per vincere le lezioni. Ma quando sono vinte, la complessità cognitiva riappare e intrappola ogni desiderio, ogni speranza che un uomo solo al comando sia la soluzione.

Noi abbiamo bisogno di nutrire la nostra complessità sociale di nuove visioni del mondo perché sia possibile progettare socialmente un nuovo mondo. Parafrasando Don Milani: “Date ai cittadini nuovi linguaggi (le nuove visioni del mondo sono dopo tutto nuovi linguaggi), poi sapranno loro che mondo costruire”. Guarda caso, Don Milani era proprio fiorentino.

1 commento:

  1. Cito un brano di un articolo di Oscar Farinetti: "..Matteo ha capito che questo Paese si può cambiare solo attraverso una nuova qualità delle coscienze dei suoi cittadini. L'Italia ha bisogno di riforme profonde. Le grandi riforme scontentano sempre qualche categoria e non accontentano a pieno altre. Questo fenomeno è più accentuato in presenza di scarsa coscienza civica e basso senso di cittadinanza. ... con l'attuale livello di menefreghismo, superficialità, egoismo mascherato da corporativismo, disvalori purtroppo molto diffusi tra la gente italica" non si può fare nulla..Sostiene poi che "questi disvalori , assassini della coscienza civica, sono soprattutto determinati dal cattivo esempio da parte di chi ricopre posizioni chiave, specie i politici" Allora più che dare nuovi linguaggi, credo che basterebbe che quelli vecchi volgari e stereotipati tacessero. Che il baccano e la manipolazione cessasse, lasciando emergere la voce della ragionevolezza. Una voce che da quello che scrivi in questo blog è probabile che esista da sempre inascoltata nel sottofondo. Leonardo

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