di
Francesco Zanotti
...non si può semplificare la complessità sociale per decreto. Parlo sempre
dello sciocco tentativo di cercare di rendere governabile questo Paese
attraverso una legge elettorale che costringa a dare il potere in mano ad un
gruppo dirigente il più compatto possibile, come ripropone Guido Tabellini oggi
sul Sole 24 Ore. E’ un tentativo sciocco che ignora le più banali conoscenze
sistemiche, sociologiche ed antropologiche.
La complessità non è spegnibile. La ricerca di un Capo Unico, Forte, Deciso
e con mille altre virtù (ovviamente
tutte scritte con la maiuscola) è solo
una manifestazione della sindrome dell’uomo solo al comando. Che è figlia della
sindrome dell’Uomo della Provvidenza di non tanto fausta memoria.
La complessità non è eliminabile. Anzi è la manifestazione della nostra
ricchezza. La ricchezza di speranze e sogni, di arte e scienza che ci fa
esperti di Rinascimenti. Questa complessità va aumentata e portata a sintesi. Ma
questo non è possibile ad una classe dirigente che ignora sistemica, sociologia
ed antropologia. Per non dire delle scienze cognitive e compagnia cantante …
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