martedì 3 dicembre 2013

Intrappolati nella nostra conoscenza

di
Francesco Zanotti


Oggi sul Corriere il Prof. Sartori denuncia che “siamo intrappolati in un girotondo”. Analisi banale.
Da anni questo blog propone il concetto di ecologia di crisi che si sovrappongono, intrecciano, si aggravano reciprocamente in ogni dimensione del vivere umano. Esse generano un disagio (materiale ed esistenziale) profondo e crescente sia nell'uomo che nella natura.
Ma certo non ci aspettiamo che il Prof. Sartori legga questo blog: troppo impegnato a scrivere.
Partendo da una analisi banale si arriva ad una proposta altrettanto banale: riformare le istituzioni, chiudere le frontiere. Mettere i dazi, aggiungerebbe Grillo.
Purtroppo l’origine della ecologia di crisi è “cognitiva”. E dovuta al fatto che le attuali classi dirigenti usano sistemi di conoscenze che sono troppo poveri per governare l’attuale complessità economica, sociale e culturale.
Se usassero anche solo una versione light della teoria dei sistemi autopoietici scoprirebbero che, se non si cambia sistema di conoscenze, non si riesce a vedere i Segni di nuovi possibili mondi intorno a noi. E si cerca di difendere il vecchio Mondo. Difesa che genera quella che viene definita “chiusura autoreferenziale” che stacca chi governa piano piano dalla realtà. La soluzione allora non sta nelle urla di piazza, ma nel cambiamento del sistema di conoscenze di riferimento delle classi dirigenti.



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