venerdì 13 dicembre 2013

Fermiamoci davanti ai baratri della storia

di
Francesco Zanotti



Sto sentendo una canzone dei Nomadi: “Auschwitz” … Quegli uomini non si sono fermati. Sono caduti nell'assurdo della crudeltà infinita.

Noi oggi siamo vicini ad un altro grande baratro di assurdità. Fermiamoci. Forse non è un baratro come quello. O forse è il baratro di una nuova crudeltà … Fermiamoci. Guardiamo in alto. Cerchiamo il cielo dove splende una nuova conoscenza che può guidare i nostri passi. Invece che verso un baratro di crudeltà verso un sentiero, forse aspro e ripido, ma che porta ad una nuova vetta della nostra Storia di specie. Da lì potremo vedere, laggiù in una nuova valle, il futuro.

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