martedì 8 ottobre 2013

Ti aspetto fuori …

di
Francesco Zanotti


Al mio paese (ma anche in molti altri), da ragazzi, quando al bar la discussione diventata accesa e si aveva voglia di passare la parola alle mani, si diceva: Ti aspetto fuori.
Per non dare spettacolo di una violenza che si sapeva primitiva, per non disturbare gli altri clienti, per non rovinare gli arredi …
Oggi i giornali sono pieni del voci di guerra. Ancora sull’IMU.
Amici politici, se non ci arrivate da soli, ve lo diciamo noi: andate fuori. Andate fuori a prendervi a botte.

Andate fuori per gli stessi motivi: la primitività delle liti, il disgusto che ci creano le liti e le urla conseguenti, il danno che fate quando fate pace su compromessi insensati. Andate fuori e tornate solo quando vi sarete riconciliati. Non ci interessa che qualcuno vinca: vogliamo che vi riconciliate e iniziate a progettare il nostro futuro. Se non sapete progettare futuri insieme, allora state fuori fino a che non avrete imparato …

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