venerdì 11 ottobre 2013

Alitalia e la bustina di Minerva

di
Francesco Zanotti


Una bustina di Minerva è piccola, molto piccola. Come giustamente sostiene Umberto Eco, nel dorso interno (bianco) di questa bustina si possono mettere solo due note.
Se di una lingua straniera conoscete poche parole, solo piccole banalità quotidiane riuscite a dire.
E che c’entra tutto questo con Alitalia?
Beh il problema Alitalia torna periodicamente all'ordine del giorno quando, dopo l’ennesimo salvataggio, finiscono i soldi, che sono stati introdotti per il salvataggio stesso. A guadagnare non se ne parla!
Problema irrisolto o anche irrisolvibile? Dipende. Irrisolvibile se si insiste a non voler vedere la sfida fondamentale. Essa è comune a tutto il sistema economico italiano. Ci vogliono progetti alti e forti e non un insieme di estemporanei fogli Excel con un nome anglosassone (Information Memorandum) che dà loo un’aura di falsa professionalità. Nessuna professionalità: gli Information Memorandum attuali sono solo brochure promozionali.
Come fare a generare progetti alti e forti? Servono persone geniali e con grande esperienza? Serve il retorico richiamo all'esigenza di una discontinuità che non si capisce bene in cosa consista, se non nel cambiare i vertici sostituendo amici con altri amici? No!
Basta che, invece di strumenti di analisi e progettazione strategica primitivi se ne usino di avanzati. Sì, è un problema di conoscenza.
E’ necessario costruire un nuovo spazio per la progettualità strategica e usare i linguaggi adatti per poter riempire questo spazio con progetti alti e forti. Cari shareholder e stakeholder pretendete questi spazi, usate i linguaggi disponibili.
Se a qualcuno pungesse vaghezza può scaricare un documento che descrive un modello di Business Plan (le caselle da riempire per costruire un progetto alto e forte) che sintetizza la cultura strategica più avanzata, una proposta di processo per usarlo ed una metodologia di Rating per valutare la qualità del BP che ne esce.


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