di
Francesco Zanotti
Quando andate in montagna, certo, se gli scarponi sono lucidi è meglio.
Ma, prima di tutto, devono essere solidi e adatti alle rocce. Se lucidate
scarponi sfondati, non li rendete adatti alle rocce.
Oggi sul Sole 24 Ore Roberto Napoletano indica quale secondo lui è il lavoro da fare a casa. Cioè: quello che è necessario fare per uscire dalla
crisi. Ecco, quello che propone è un lucidare scarponi sfondati.
Non dobbiamo rabberciare quello che esiste. Un solo esempio: come è
possibile sostenere che cambiando le regole fiscali delle banche si salva l’economia
reale? Certo le banche hanno più risorse da prestare, ma se c’è una rilevante
parte del nostro sistema industriale che produce commodity, non gli servono
soldi, ma risorse cognitive. Cioè risorse progettuali. Quando si hanno quelle,
poi, i soldi si trovano.
Ecco, le risorse cognitive. Il problema fondamentale non è rabberciare
istituzioni o imprese, la sfida è di costruirne di radicalmente nuove. E per
farlo servono quelle nuove risorse cognitive, progettuali di cui è piena la
conoscenza. Un insieme di risorse cognitive per tutti: le conoscenze e le metodologie
di strategia d’impresa che sono pressoché sconosciute alle classi dirigenti ed
ai commentatori economici e politici, ma fondamentali. Nei nostri blog abbiamo
detto a iosa di risorse di conoscenza, fino a proporre un'Expo della Conoscenza
come strategia di uscita dalla crisi.
Se usiamo le nuove risorse cognitive esistenti potremmo anche scoprire
che, in realtà, non siamo costretti a scalare montagne impervie, ma siamo sulla
riva di un mare immenso di nuovi futuri possibili. Dobbiamo solo entrarci. Ma
per navigare e non affogare (i futuri possibili rifiutati scatenano tempeste)
dobbiamo proprio toglierci gli scarponi sfondati costituiti dalle risorse
cognitive in possesso delle classi dirigenti. Gli scarponi, anche se lucidi,
zavorrano, fanno affondare.
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