martedì 24 settembre 2013

Roberto Napoletano e gli scarponi da montagna

di
Francesco Zanotti


Quando andate in montagna, certo, se gli scarponi sono lucidi è meglio. Ma, prima di tutto, devono essere solidi e adatti alle rocce. Se lucidate scarponi sfondati, non li rendete adatti alle rocce.
Oggi sul Sole 24 Ore Roberto Napoletano indica quale secondo lui è il lavoro da fare a casa. Cioè: quello che è necessario fare per uscire dalla crisi. Ecco, quello che propone è un lucidare scarponi sfondati.
Non dobbiamo rabberciare quello che esiste. Un solo esempio: come è possibile sostenere che cambiando le regole fiscali delle banche si salva l’economia reale? Certo le banche hanno più risorse da prestare, ma se c’è una rilevante parte del nostro sistema industriale che produce commodity, non gli servono soldi, ma risorse cognitive. Cioè risorse progettuali. Quando si hanno quelle, poi, i soldi si trovano.
Ecco, le risorse cognitive. Il problema fondamentale non è rabberciare istituzioni o imprese, la sfida è di costruirne di radicalmente nuove. E per farlo servono quelle nuove risorse cognitive, progettuali di cui è piena la conoscenza. Un insieme di risorse cognitive per tutti: le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa che sono pressoché sconosciute alle classi dirigenti ed ai commentatori economici e politici, ma fondamentali. Nei nostri blog abbiamo detto a iosa di risorse di conoscenza, fino a proporre un'Expo della Conoscenza come strategia di uscita dalla crisi.

Se usiamo le nuove risorse cognitive esistenti potremmo anche scoprire che, in realtà, non siamo costretti a scalare montagne impervie, ma siamo sulla riva di un mare immenso di nuovi futuri possibili. Dobbiamo solo entrarci. Ma per navigare e non affogare (i futuri possibili rifiutati scatenano tempeste) dobbiamo proprio toglierci gli scarponi sfondati costituiti dalle risorse cognitive in possesso delle classi dirigenti. Gli scarponi, anche se lucidi, zavorrano, fanno affondare. 

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