di
Francesco Zanotti
Leggo stamattina sul Sole 24 Ore un articolo, a firma Gregorio De Felice e Fabio Pammolli, dove si discute l’importanza economico-sociale delle scienze della vita La sfida delle scienze della vita.
Sullo stesso numero del Sole, leggo un articolo di Aldo Bonomi dal
titolo: <<C>> come <<Comunità>>, un motore di metamorfosi.
Il lettore si chiederà ma che c'entrano? Ecco, il collegamento non
appare perché siamo asfissiati dalla specializzazione.
Proviamo a fare un passo verso la transdisciplinarità e scopriremo il legame.
Uno dei mille legami possibili, capace di essere un efficacissimo generatore di
metamorfosi.
Partiamo dalle scienze della vita. Una delle “scoperte” più rilevanti in
biologia è la teoria dei sistemi autopoietici. Bene, questa teoria può essere usata
per comprendere i processi di evoluzione spontanea di una impresa in un
mercato. Il conoscere questi processi,
soprattutto quei processi di “degenerazione cognitiva” che generano la
competizione, può permettere di non subirli. Può permettere di scoprire che il
primo passo per costruire comunità molto più intensamente e velocemente di
quanto è possibile fare oggi.
Mi ricollego al dibattito che abbiamo avviato a partire da un articolo
di Andrea Ichino sul Corriere sui processi di riforma. Anche quei processi
potrebbero essere meglio capiti usando la teoria dei sistemi autopoietici.
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