martedì 11 giugno 2013

Scienze della vita, comunità e ... riforme

di
Francesco Zanotti



Leggo stamattina sul Sole 24 Ore un articolo, a firma Gregorio De Felice e Fabio Pammolli, dove si discute l’importanza economico-sociale delle scienze della vita La sfida delle scienze della vita.
Sullo stesso numero del Sole, leggo un articolo di Aldo Bonomi dal titolo:  <<C>> come <<Comunità>>, un motore di metamorfosi.
Il lettore si chiederà ma che c'entrano? Ecco, il collegamento non appare perché siamo asfissiati dalla specializzazione.
Proviamo a fare un passo verso la transdisciplinarità e scopriremo il legame. Uno dei mille legami possibili, capace di essere un efficacissimo generatore di metamorfosi.
Partiamo dalle scienze della vita. Una delle “scoperte” più rilevanti in biologia è la teoria dei sistemi autopoietici. Bene, questa teoria può essere usata per comprendere i processi di evoluzione spontanea di una impresa in un mercato.  Il conoscere questi processi, soprattutto quei processi di “degenerazione cognitiva” che generano la competizione, può permettere di non subirli. Può permettere di scoprire che il primo passo per costruire comunità molto più intensamente e velocemente di quanto è possibile fare oggi.
Mi ricollego al dibattito che abbiamo avviato a partire da un articolo di Andrea Ichino sul Corriere sui processi di riforma. Anche quei processi potrebbero essere meglio capiti usando la teoria dei sistemi autopoietici.


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