domenica 26 maggio 2013

Il cervello: la nostra “arma” migliore …

di
Francesco Zanotti



Oggi tutti sembrano sostenere questa tesi … ma con una superficialità che fa paura. Non si indica come usare quest’arma. Anzi la si mitizza e, quindi, la si rende inutile.
Ragazzi, il cervello, la mente (ecco cominciamo a dire che già su questa distinzione ci si perde) costruiscono e operano attraverso risorse cognitive. Se le persone non rinnovano continuamente il proprio patrimonio di risorse cognitive, questo tende a cristallizzarsi. Ed allora le persone ripetono sempre la stessa cantilena come un disco rotto. E rotto tanti anni fa perché quella cantilena racconta di mondi oramai impossibili.
Il problema complessivo (la crisi che oggi viviamo) è frutto di una classe dirigente che non cambia il proprio patrimonio di risorse cognitive da decenni. Quali sono le risorse cognitive che usa? La prima è la visione classica del mondo che si concentra in due avverbi: ”logicamente” e “oggettivamente”. Essa costringe ad un pensiero sempre ideologico e conflittuale. La seconda è la narrazione del “mercato” come competizione. E costringe a strategia di competitività che hanno come unico risultato la conservazione.
Signori dite che non ci sono idee e, contemporaneamente, che il cervello è la nostra arma più rilevante. Sembrano in contraddizione. Ma non lo sono. Non ci sono idee (soprattutto grandi idee, grandi narrazioni) perché le classi dirigenti non fanno evolvere le loro risorse cognitive da decenni. E, quindi, ripetono solo loro stesse. Volete cambiare il mondo? Non cambiate classi dirigenti. Cambiate il patrimonio cognitivo delle classi dirigenti.


Nessun commento:

Posta un commento