martedì 18 settembre 2012

Lettera aperta agli stakeholders del Sistema Fiat

di
Francesco Zanotti


Caro Stakehokder,

il problema della FIAT (e di tutte le altre crisi che sono sul tappeto) è sostanzialmente un problema di risorse cognitive. Non è un problema di crisi di mercato, di avidità degli azionisti e cose simili.

Ma come potrebbe essere diversamente, visto che gli uomini (che costruiscono o distruggono) sono essenzialmente le risorse cognitive di cui dispongono?

Specifico.
Il management della FIAT usa, come risorse cognitive di riferimento, conoscenze strategico-organizzative del tutto inadeguate. Se questo è vero, allora l’alternativa è semplice: se il management cambia risorse cognitive, l’azienda si salva. Anzi viene valorizzata la sua presenza in Italia. Se continua ad usare le risorse cognitive attuali, sarà costretta a chiudere presto in Italia e sarà nei guai, sul medio termine, anche fuori Italia.

Più in dettaglio.

Dal punto di vista organizzativo FIAT ha come riferimento il Word Class Manufacturing System (WCMA). Bene, si tratta di un modello organizzativo che non considera quelle che sono le dimensioni fondamentali dell’organizzazione: le risorse cognitive (razionali ed emozionali) di cui dispongono le persone, le loro reti di relazioni sociali, la cultura informale dell’organizzazione. Se il management FIAT accettasse di esplorare queste dimensioni, scoprirebbe che, proprio in Italia, sarebbe possibile costruire un nuovo modello produttivo incredibilmente più efficace, efficiente e flessibile dell’attuale Word Class Manufacturing System.

Dal punto di vista strategico, FIAT ha come riferimento lo schema teorico della competizione che, da un lato, è un vero e proprio schermo contro l’innovazione radicale e, dall’altro, costringe a costruire quelle prassi competitive che oggi stanno distruggendo la capacità di produrre cassa di tutti i produttori di auto. Tipico è la convinzione del tutto rinunciataria “E’ colpa del mercato”. Se si riesce a superare la schema della competizione si riesce a ricordare che sono le imprese che costruiscono Il mercato. E non solo. La FIAT del dopoguerra ha dato l’imprinting allo sviluppo di tutto il nostro sistema industriale ed infrastrutturale.

Se il Management FIAT tentasse, almeno, di esplorare i più attuali schemi di riferimento 
strategico-organizzativo, forse, si aprirebbe loro uno spiraglio di luce (un nuovo mondo da esplorare) che potrebbe, ad esempio, portarli a riuscire a costruire una nuova alleanza strategica con il Paese.

Ovviamente, le stesse conoscenze dovrebbero essere disponibili a Banche, Sindacati, Governo.

Obiettivo di questa mia lettera è proporre questa nuova prospettiva a tutti gli stakeholders del sistema industriale italiano.

Propongo a chi fosse interessato, la seguente  documentazione di supporto.
Un documento “emotivo”, dal titolo “FIAT e Lavoratore Progettuale”, che raccoglie i post pubblicati fino ad ora nei nostri Blog.
Un documento, più dettagliato, dal titolo “Per una imprenditorialità aumentata” che descrive il ruolo delle risorse cognitive per costruire sviluppo.

La ringrazio e porgo i miei più cordiali saluti.

Francesco Zanotti

Nessun commento:

Posta un commento