martedì 4 settembre 2012

Basilea 3, regole e confusione …

di
Francesco Zanotti


Sul Sole 24 Ore di oggi, Marco Onado riferisce di un intervento a gamba tesa di Andrew Haldane, responsabile della vigilanza di Bank of England, contro la logica regolatoria di Basilea 3.
Concordando con Haldane, Marco Onado sostiene che non occorre seguire un processo di successiva complicazione delle regole per inseguire la complessità dei mercati, si genera solo confusione. Occorre, invece, trovare poche regole efficaci.
Io credo che le due prospettive siano ambedue sbagliate. Io credo … Non solo io. Nello studio dei sistemi complessi è oramai chiaro che, come è inutile cercare di seguirne la complessità, così è puramente illusoria la speranza di poche regole semplici.


Le regole che vengono seguite dai sistemi complessi sono solo quelle generate dai sistemi stessi. Ogni intervento regolatorio esterno (complicato o semplice, non fa differenza … Ah nessun intervento regolatorio può essere “complesso”) interferisce certamente nella produzione delle regole in uso, ma in modo imprevedibile. Detto diversamente: le regole imposte dell’esterno non determinano i comportamenti. I comportamenti sono emergenti e rivelano solo ex post le leggi che li spiegano.
Il compito del Regolatore, allora? Quello di gestire un processo consapevole e pubblico di auto produzione delle regole. Ci sono i metodi per attivare e gestire questo processo: basta che i Regolatori abbiano la pazienza di impararli.

Nessun commento:

Posta un commento