martedì 7 agosto 2012

Mettete dei fiori nei vostri cannoni …

di
Francesco Zanotti


Era l’ingenua canzone di una generazione che ha vissuto la giovinezza sotto l’incubo della Bomba che il 6 agosto di 67 anni fa ha distrutto Hiroshima. Tutti sapevano che da un momento all’altro ne potevano esplodere mille. Definitive. Tutti i sogni di tutte le notti di mezza estate, anche i più dolci, erano intrisi di uno sfondo di crudele paura.
Da almeno vent’anni l’incubo di una pioggia di Bombe è scomparso. L’abbiamo esorcizzato, almeno a livello globale (dico così perché nessuno escluda che qualche folle usi la Bomba in qualche conflitto regionale).
Abbiamo, però, lasciato la nostra missione a metà: non abbiamo coltivato e distribuito per il mondo fiori … Voglio dire che siamo responsabili di un mondo che si sta crogiolando in una crisi economica, sociale, ambientale, culturale senza precedenti. Allora noi tutti che volevamo mettere i fiori nei cannoni dobbiamo uscire dalla burocratica prosopopea con la quale difendiamo identità banali. Quei fiori dobbiamo riuscire a piantarli e a farli crescere...
E’ l’unico modo di onorare quei morti che mi sembra degno di noi che cantavamo speranze che, poi, non siamo riusciti  a realizzare.

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