sabato 16 giugno 2012

Spirito, conoscenze e mondo futuro


di
Francesco Zanotti


La mia generazione è nata all'età adulta, appena finita la maturità, con un urlo “Siamo scesi sulla luna”. Un urlo come a dire a tutti coloro che avevano iniziato a costruire dopo la guerra: “Ce l’abbiamo fatta!” … Quasi fino ai limiti dell’impossibile!

Poi, la grande stagione di speranza e sviluppo si è bloccata. Si è bloccata in velleitarie e distruttive istanze rivoluzionarie negli anni ’70, in una euforia ingenua e superficiale degli anni ’80, nella furia giustizialista e nella difesa dei privilegi negli anni ’90, nella profonda incomprensione delle potenzialità delle reti fisiche e virtuali nei primi anni 2000. In una crisi complessiva di economia, socialità, politica ed esistenzialità ai giorni nostri.

In questi stessi anni, però, la Conoscenza ha continuato la sua rivoluzione facendo emergere con sempre maggiore evidenza una nuova visione del mondo che mi sembra si possa definire quantistica.

Questa “emergenza” è sfuggita completamente alle classi dirigenti impegnate, di volta in volta, nel rivoluzionare, nell’effimero, nel condannare, nel difendere, nel disperdersi (nelle reti).

Facciamo due + due …

La crisi è nata dalla indifferenza verso la conoscenza. Le classi dirigenti hanno ignorato completamente i progressi della conoscenza, ghettizzandoli nel mito della tecnologia. Usando una conoscenza antica hanno inevitabilmente cercato di difendere il loro piccolo mondo antico che era l’unico che riuscivano a vedere. Esso, inevitabilmente e sempre più velocemente, è diventato rugosamente vecchio.
Così quell’urlo che è scoppiato in tutte le menti ed in tutti i cuori quando Armstrong  ha posato il suo piede sulla luna, ci si è strozzato in gola.

Ma il ricordo di quell’urlo (alle 4 o alle 5 del mattino non ricordo), di quella giornata di fine luglio, si è forse strozzato in gola, ma vive ancora nel cuore …

Tutti coloro che hanno il ricordo di quell’urlo, tutti coloro che vogliono provare l’emozione di poter urlare a quel modo il futuro e la speranza … Non prendano la armi, ma la conoscenza. Con essa immagineranno un mondo nuovo, una nuova umanità che poi potranno urlare nei loro cuori verso l’Infinito …

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