di
Francesco Zanotti
Quando penso a quanto stiamo facendo per superare la
crisi, non posso che avere la nettissima sensazione che stiamo dimenticando tre
verità banali.

Se si tagliano le spese, si tagliano anche i ricavi di
chi produce cose o offre servizi che non si comprano più. Tagliare le spese
significa tagliare il PIL.
Il Governo può certamente progettare in orgogliosa solitudine
tutte le riforme che vuole. Ma non può pretendere che siano le uniche efficaci.
Quindi non può pretendere di “convincere” (acquisire consenso) con una
razionalità che è solo sua, soggettiva.
Aumentare le tasse significa limitare le spese private.
Cioè il fatturato di tutte quelle imprese che vendono/distribuiscono prodotti
e servizi per la persona. Aumentare le tasse significa diminuire il PIL.
Se queste verità banali sono veramente vere, allora stiamo facendo sacrifici
auto lesionisti. Che aggiungeranno ai danni le beffe.
Spero che qualcuno riesca a convincermi che queste che a
me sembrano verità (davvero anche banali) siano, in realtà, fesserie …
E che ai sacrifici seguiranno magnifiche sorti e progressive … come scrive
Leopardi …
il tuo punto di vista presuppone un certo interesse per la "ggente" . Dubito fortemente che questo sia l'angolatura da cui guarda il Palazzo.
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