lunedì 14 maggio 2012

Finanza: crisi continua …

di
Francesco Zanotti

Spero di sbagliarmi. Ma credo proprio che la crisi finanziaria attuale non finirà.
Il nuovo focolaio di crisi costituito da JP Morgan non sorprende. E tutti si attendono che il buco sia più grande di quello denunciato. Quando qualcuno vuol verificare il vero valore di un “sistema di titoli” (dai tulipani in avanti) scopre che il suo valore nominale è assolutamente superiore a quello sostanziale. Questo accade a causa dell’autoreferenzialità dei mercati finanziari. Quando si comincia a commerciare titoli giocando sul loro aumento di valore, si crea un sistema autoreferenziale che non può che generare una bolla.
Un nuovo focolaio di crisi sarà quello dei titoli di credito delle banche verso le imprese e delle imprese verso altre imprese. Quando si proverà a valutare il loro valore effettivo (attraverso la verifica della capacità delle imprese di rimborsarli, ad esempio) si scoprirà, anche in questo caso, che è molto inferiore al valore nominale. Oggi si sta cercano di nascondere questa cenere (perdita di valore di titoli di credito verso le imprese) sotto il tappeto, ma è un gioco sciocco e pericoloso.
Come uscirne? Un primo passo è quello di creare nuova moneta per ricapitalizzare le banche perché possano finanziare (con denaro davvero fresco) la nascita di nuove imprese, la trasformazione radicale di quelle esistenti, la ricerca scientifica fondamentale, una nuova ondata di produzione artistica, nuove infrastrutture che raccolgano il consenso sociale, un nuovo sistema di welfare. Lasciando il mercato attuale dei titoli a spegnersi piano piano per disinteresse.

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