venerdì 2 dicembre 2011

Cosa necessiterebbe … Ovvero: due proposte inascoltabili

di
Francesco Zanotti

Sì, secondo me non è necessario fare nessuna delle cose di cui si sta discutendo in questi giorni per uscire dalla crisi. E' che, probabilmente, non si faranno o scateneranno fortissime opposizioni sociali.

Ovviamente questa mia proposta non potrà essere ascoltata oggi, ma solo quando la situazione di crisi sarà arrivata ad essere così grave che qualcuno inizierà a chiedersi se non sia necessario provare a cambiare il paradigma col quale si guarda al mondo e si progettano soluzioni per le cose che non vanno.

Non potrà essere ascoltata, ma io la devo fare lo stesso. Quando verrà il tempo in cui potrà essere ascoltata sarà bell’e pronta. E magari riuscirà a fare arrivare prima il momento in cui verrà presa inconsiderazione.

Cosa ritengo importante fare?
Una cosa tattica e una cosa strategica.

La prima, quella tattica, è decidere una politica mondiale della moneta. Tutti hanno visto che l’unica arma che ha funzionato in questi giorni è stato l’intervento coordinato delle banche centrali. Solo un piccolo intervento coordinato, mica una politica mondiale della moneta, ma ha funzionato. Poteva essere fatto molto prima, ma meglio tardi che mai. Ha funzionato un piccolo coordinamento, Immaginate una politica mondiale. Forse, questa non potrà essere fatta nel breve, ma un coordinamento tra le politiche monetarie dei maggiori blocchi economici, sì. Quello possiamo continuarlo e rafforzarlo.

La seconda cosa (questa strategica) è quella di rimettere in moto i processi che danno senso alla moneta: i processi di produzione di valore di individui e imprese. Rimettere in moto i meccanismi che hanno generato i Miracoli Economici ed i Rinascimenti. Per fare questo non servono politiche di incentivi, serve buttare nella società una diversa visione del mondo, rispetto a quella che ha generato la società industriale. Oggi questa nuova visione del mondo esiste sparsa e dimenticata. Occorre raccoglierla e coordinarla. Ecco la nostra proposta dell’Expo della Conoscenza. Il solo buttare nella società questa visione del mondo rilancerà quella nuova e più intensa imprenditorialità (una imprenditorialità aumentata, diciamo noi) economica, sociale, politica ed istituzionale che, sola potrà produrre un rilevante nuovo valore che potrà dare senso all’emissione di nuova moneta.

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