lunedì 12 luglio 2010

Debolezza e miopia … se vogliamo appuntamento al 20 luglio


In un appassionato e lungimirante articolo di fondo, Sergio Romano accusa sostanzialmente l’attuale classe dirigente di debolezza e miopia. E l’accusa si fa indiscutibile quando ci si confronta con le forze e le lungimiranze che hanno, nel recente passato, costruito questo Paese.
L’Ambasciatore Romano ci pone, retoricamente, perché è chiaro che solo la seconda ha senso, di fronte a due strategie. La prima è quella di aggiustare il presente, la seconda è quella di costruire un nuovo futuro.
Ringraziando Sergio Romano per il suo articolo mi piacerebbe sapesse (cari balbettanti, mi aiutate a farglielo sapere?) che noi balbettanti poietici abbiamo scoperto, innanzitutto, quali sono le ragioni che impediscono una nuova ed intensa vastità dello sguardo.
Non stanno in una generazionale mancanza di visione e di passione o perdita di etica. Stanno negli “occhiali” che indossiamo. Sono molto appannati e di un triste colore grigio. Intendo dire che oggi le classi dirigenti economiche, sociali, politiche, istituzionali condividono una comune visione del mondo che è una caricatura ideologica della visione del mondo delle sensate esperienze e certe dimostrazioni. Questi occhiali costringono a vedere il presente come l’unico possibile e ad adottare strategie conservatrici.
Fatta questa scoperta, è facile immaginare cosa fare per tornare a costruire uno sviluppo alto e forte: occorre disappannare gli occhiali attuali e fornire un nuovo set di occhiali alle classi dirigenti. Il disappannare è una immediata conseguenza del provare a guardare con occhiali nuovi. E gli occhiali nuovi ci sono. Sono tutti quei modelli e quelle metafore che, nati nelle diverse scienze, vengono raccolti sotto i nomi di “Complessità” e “Sistemica”.
Come fare?

Abbiamo immaginato un Expo della Conoscenza che può essere organizzato subito e ritmare il cammino della realizzazione dell’Expo 2015 che potrà diventare la prima “Esibizione feconda” di una nuova società che già è nata ed ha iniziato i primi passi.
Operativamente, abbiamo immaginato di organizzare, nella primavera del 2011, un Evento che costa pochissimo, che sarà ricordato come un Evento epocale a livello mondiale e che darà origine ad una irresistibile ventata di nuova, più intensa, più etica imprenditorialità. Un evento di questo tipo butterà Milano immediatamente alla ribalta internazionale con una immagine sorprendente, affascinante. Questo Evento scatenerà mille intuizioni di prodotti, servizi, infrastrutture, istituzioni. E queste mille intuizioni avranno una immensa voglia di calarsi nella realtà. Scatenerà anche una nuova visione della gestione dei beni comuni come l’acqua e il cibo che il modello economico sociale della società industriale non è in grado di gestire, contrapponendo, con tipica logica ideologia, il Pubblico inefficiente e il Privato avido.
Questo Evento inizierà una storia che sarà seguita, partecipata da tutto il mondo. Questa storia avrà un suo momento di sintesi e di incontro proprio nel 2015, all’Expo di Milano.
Nell’ottica in cui ci siamo messi, una grande partecipazione (biglietti venduti) all’Expo 2015 non è certo l’obiettivo di riferimento. Ma se l’Expo 2015 sarà un momento di sintesi di un cammino progettuale nuovo che coinvolgerà tutto il mondo, come potrà tutto il mondo esimersi dal parteciparvi?
Di più, se, attraverso l’attivazione immediata di un Expo della conoscenza scateneremo una nuova progettualità di popolo, allora l’Expo potrà anche essere autofinanziato.

Accidenti, ma ho parlato di Expo della conoscenza, di un Evento epocale, di un cammino che ne segue, della speranza che si possa autofinanziare tutto, ma non ho detto cosa sono né l’uno né l’altro.

Ecco ho scritto un libro dal titolo “Un Expo della conoscenza per far emergere una nuova società” per parlare dell’Expo della conoscenza, dell’Evento epocale che ne fa da punto di partenza, dei risultati che possono essere generati. Lo presenterò il giorno 20 luglio, presso la Sede di CSE-Crescendo, in via Aurispa 7 alle ore 18:30. Commenteranno il mio libro il Prof. Gianfranco Minati, Presidente AIRS (Associazione Italiana per la ricerca sui Sistemi) e il Dott. Adriano Gasperi, Segretario Generale del Comitato Scientifico di Expo 2015 SpA.
Chiedo a tutti i frequentatori del nostro Blog, a tutti coloro che aderiscono al Gruppo di Facebook sull’Expo della conoscenza di aiutarmi a fare del giorno 20 un momento di svolta non di tipo giuridico, ma progettuale per lo sviluppo della nostra città e del mondo.

Nessun commento:

Posta un commento