mercoledì 5 aprile 2017

Né diretta, né indiretta, ma progettuale … la democrazia

di
Francesco Zanotti

Risultati immagini per progettualità

Oggi sul Corriere della sera Sabino Cassese cerca di convincere che la democrazia diretta non funziona. Certo che non funziona, ma dimentica la vera alternativa: la democrazia progettuale.

Credo che sia uno sforzo inutile cercare di dimostrare che pretendere che tutti decidano tutto sia scioccherello. Ma l’alternativa non è l’attuale democrazia rappresentativa. E’ altrettanto evidente che essa non funziona. Una complessità sociale crescente non può essere semplificata con qualche legge elettorale. Con le leggi elettorali si arriva ad avere Governi forti. Ma proprio i Governi forti nelle società complesse non possono funzionare. Possono immaginare riforme, ma poi non sono in grado di realizzarle perché la complessità sociale, zittita con una legge elettorale, si ripresenta come opposizione sociale. Guardate cosa sta succedendo negli Usa al Governo fortissimo di Trump: urla e strida che si schiantano contro una variegata e diffusa opposizione sociale.
E allora?

Primo passo: finalmente comprendere che non vi è nulla da decidere, ma tutto da progettare. Decidere è una operazione cognitiva troppo semplice. Si decide quando vi sono alternative precostituite tra le quali scegliere. Noi non abbiamo modelli sociali precostituiti tra i quali scegliere. Noi ce ne dobbiamo inventare uno che non esiste. E inventare una cosa che non esiste non si chiama “decidere”, ma “progettare”! Scoperto questo diventa evidente che per progettare e poi realizzare occorre la massima partecipazione possibile. Dobbiamo andare a pescare le idee ovunque siano. Allora il dilemma non è tra democrazia diretta o rappresentativa. L’urgenza è attivare una democrazia progettuale.

Nessun commento:

Posta un commento