giovedì 2 febbraio 2017

Strage di Viareggio e responsabilità dell’ignoranza

di
Francesco Zanotti


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Non è un discorso facile per mille motivi … Ma proviamoci

Tutti conoscono i fatti. Mauro Moretti, oggi CEO di Finmeccanica, è stato condannato a 7 anni per le responsabilità a lui attribuite nella strage di Viareggio, quando era CEO di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). Sentenza giusta o populista?
Io non lo so, ma propongo un criterio per decidere della responsabilità o meno di Moretti che non è ancora stato proposto, ma che dovrebbe diventare discriminante.
Partiamo da un caso limite. Se Rete Ferroviaria Italiana avesse affidato il convoglio a macchinisti che non avevano le conoscenze adatte su come si guida un treno, non vi sarebbero dubbi: la responsabilità di chi la guida è innegabile. Se Rfi avesse usato treni scassati o tecnologie obsolete non vi sarebbero dubbi. Ma così non è accaduto, a quanto sembra …
Può, però, essere accaduto qualcosa di simile ad un altro livello. E’ ovvio che la tragedia è stata generata da defaillances organizzative. Ma queste da cosa sono state generate? Sono il frutto dell’inevitabile casualità che colpisce le vicende umane? Forse ... Ma una domanda meriterebbe risposta: Rfi disponeva delle più avanzate conoscenze per rendere efficace ed efficiente la sua organizzazione? Disponeva delle più avanzate conoscenze relativamente ai processi cognitivi e micro-sociali, relativamente ai contesti antropologici e strutturali in cui operavano persone e attori micro-sociali?
Il nuovo criterio che propongo per decidere se esiste colpa di Moretti e degli altri manager è: hanno fatto in modo che Rfi disponesse ed usasse le più avanzate conoscenze per gestire uomini e gruppi sociali? Se la risposta è no, allora la sentenza di condanna è giusta.
Non basta usare le migliori conoscenze tecnologiche, occorre anche usare le migliori conoscenze su uomini ed organizzazioni …


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