di
Francesco Zanotti
Balbettii penosi …
Come sempre si dice il peccato,
ma non il peccatore (anche perché lo si capisce lo stesso chi sia). Ieri sera sul
La7 due illustri giornalisti anti-Trump ... anzi con la buzza sotto il naso
quando parlavano di lui, … ora che ha vinto, balbettano … Sì forse sul lungo
termine farà casini, ma ora decide, realizza … magari sul breve termine non è
così negativo.
I balbettii sono di origine
culturale … non avevano le risorse cognitive necessarie per riuscire ad
esprimere un giudizio prima che vincesse. Dimostrano ora di non averle perché non
sanno difendere i loro giudizi precedenti … Balbettano appunto … Anche un po’
per l’inveterata abitudine al rispetto del vincitore, chiunque esso sia, anche
se lo si è combattuto fino a ieri, anche con scherno.
Iniziava il Nostro …
Dagli atrj muscosi, dai fori
cadenti
Dai boschi, dall’arse fucine
stridenti,
Dai solchi bagnati di servo
sudor,
Un volgo disperso repente si desta;
Intende l’orecchio, solleva
la testa
Percosso da novo crescente
romor.
Ma poi concludeva, ma state attenti perché si tratta
D’un volgo disperso che nome
non ha.
Io l’ho critto su questo
blog tutt’e due le volte che è stato eletto: Obama non avrebbe combinato nulla.
Risorse cognitive povere: sguardo miope, progettualità banale.
E non cambio certo su Trump idea
oggi perché è stato eletto: un sempliciotto a cui hanno dato, tra l’altro, la
valigetta dei codici nucleari. Un elefante lanciato dalla vittoria elettorale
a tutta velocità in quel negozio di fragilissime porcellane che è una società
avanzata.
Allora non c’è nessuno che
va bene? No, vanno bene tutti. Devono solo dotarsi di risorse cognitive adatte
a riconoscere la complessità economica e sociale e far emergere (far emergere
non imporre) progetti di futuro alti e forti. Detto diversamente: prima di
candidarvi, cari politici di oggi e domani ... studiate.
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