venerdì 12 agosto 2016

Razzismo profondo diffuso

di
Francesco Zanotti
Presidente ApEC

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Noi tutti (quasi) condanniamo le manifestazioni più grossolane del razzismo.
Ma siamo razzisti tutti i giorni. Prendete un qualunque dibattito in rete o in tivù e poco o tanto (spesso, tanto) vedrete che si manifesta in tutti noi. Ma prendete anche le conversazioni da Bar … Vedrete che ho ragione …
Il razzismo non ha ragione di essere perché gli uomini sono tutti uguali. Conseguentemente anche i pensieri degli uomini hanno uguale dignità…
Mi si obietterà: ma ci sono gli esperti i cui pensieri, le cui opinioni valgono più di quelle dei non esperti. Supponiamo che questo sia vero. Anche se a me sembra tanto di no, visto che gli esperti sono sempre più solo specialisti e le aree in cui il loro pensiero fa differenza si riducono sempre di più.
Ma supponiamo che esista una élite di pensatori ..
Allora prendiamo tutti gli altri che sono la grande maggioranza. Tra due appartenenti alla colossale maggioranza dei pensatori “normali” non ci dovrebbe essere differenza in qualità e dignità del pensiero. Bene allora guardate un qualunque dibattito in rete, un qualunque talkshow o una delle conversazioni professionali o da bar a cui partecipate. In tutte queste occasioni i “discutenti” non credono nella dignità del pensiero altrui. Non accettano punti di vista diversi, tanto meno cercando una sintesi. Il giudizio sul pensiero di una persona si trasferisce velocemente in un’invettiva contro la persona stessa. Ogni discussione finisce più o meno intensamente in rissa e insulti. Come chiamate questo combattere tutti i diversi giudicandoli inferiori? Che ne dite della parola razzismo profondo, anche se inconsapevole?


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