di
Francesco Zanotti
Presidente ApEC
Noi tutti (quasi) condanniamo
le manifestazioni più grossolane del razzismo.
Ma siamo razzisti tutti i
giorni. Prendete un qualunque dibattito in rete o in tivù e poco o tanto
(spesso, tanto) vedrete che si manifesta in tutti noi. Ma prendete anche le
conversazioni da Bar … Vedrete che ho ragione …
Il razzismo non ha ragione
di essere perché gli uomini sono tutti uguali. Conseguentemente anche i pensieri
degli uomini hanno uguale dignità…
Mi si obietterà: ma ci sono
gli esperti i cui pensieri, le cui opinioni valgono più di quelle dei non
esperti. Supponiamo che questo sia vero. Anche se a me sembra tanto di no,
visto che gli esperti sono sempre più solo specialisti e le aree in cui il loro
pensiero fa differenza si riducono sempre di più.
Ma supponiamo che esista una
élite di pensatori ..
Allora prendiamo tutti gli
altri che sono la grande maggioranza. Tra due appartenenti alla colossale
maggioranza dei pensatori “normali” non ci dovrebbe essere differenza in
qualità e dignità del pensiero. Bene allora guardate un qualunque dibattito in
rete, un qualunque talkshow o una delle conversazioni professionali o da bar a
cui partecipate. In tutte queste occasioni i “discutenti” non credono nella
dignità del pensiero altrui. Non accettano punti di vista diversi, tanto meno
cercando una sintesi. Il giudizio sul pensiero di una persona si trasferisce
velocemente in un’invettiva contro la persona stessa. Ogni discussione finisce
più o meno intensamente in rissa e insulti. Come chiamate questo combattere
tutti i diversi giudicandoli inferiori? Che ne dite della parola razzismo
profondo, anche se inconsapevole?
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