di
Francesco Zanotti
A conclusione del libro,
frutto di una vita di ricerche su quella che mi piace definire “la matematica
della cooperazione”, sostiene che “le strategie vincenti della reciprocità devono
avere i seguenti attributi ‘caritatevoli’: essere ottimiste, generose e comprendere
la disposizione al perdono” (pag. 283).
E, poi, ancora (pag. 294) “Forse
per la prima volta possiamo vedere le conclusioni della scienza e della
matematica intrecciarsi agli insegnamenti delle religioni di tutto il mondo”.
Sorprendente? Per lo stato attuale
(rancoroso e feroce) del dibattito tra scienza e fede, sì!
Per chiunque creda che la
scienza e la fede siano le due grandi avventure dell’Uomo, non lo è per nulla.
E’ sempre lo stesso uomo quello che ama (la religione) e che ragiona (la scienza).
E non può non amare il ragionare.
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