lunedì 27 gennaio 2014

Davos: ad un passo … indietro … dalla consapevolezza

di
Francesco Zanotti


Leggo su Affari e Finanza un articolo su Davos a firma Marco Panara.
Sostiene che finalmente hanno capito! Invece di parlare di finanza si parla di problemi reali. Di nuovi trend emergenti. Significativo (e io concordo) il trend sul “desiderio” di auto (che non c’è) nelle nuove generazioni. Mentre i costruttori sostengono che se non arrivi a produrre quattro milioni di auto, non sei nessuno. Non chiedendosi a chi le vendono, sperando che ci sia sempre qualche angolo del mondo che desidera auto.

Parla della necessità di trovare un nuovo modello di sviluppo. Ma non arriva a dire che per trovare un modello di società diversa da quella industriale (che non sta più in piedi per motivi più profondi del fatto, pur rilevante che non si desiderano più auto) è necessario cambiare le risorse cognitive su cui si basa la società industriale. Soprattutto occorre relativizzare la visione del mondo tipica della società industriale: quella della fisica classica. E farsi ispirare dalla visione “quantistica” del mondo. Che è tipica dell’imprenditore.
Ma che ne sanno a Davos di visione quantistica del mondo? Proviamo a chiedere ... che ne so .. ad uno a caso ... Ecco: Saccomanni che dovrebbe essere il nume tutelare di una nuova imprenditorialità ... Che ne sa di visione quantistica del mondo?

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