domenica 10 novembre 2013

Il pensare “metrico” …

di
Francesco Zanotti


Non è un post consueto, ma il pensiero di una domenica … stranamente luminosa per essere novembre.
Noi occidentali siano quasi prigionieri di un pensare metrico. Un pensare per numeri. L’apoteosi è utilizzo del computer per simulare, attraverso la riduzione alla metricità, tutto.
Ma non è l’unico modo di pensare. Esiste anche il pensare topologico. Che si combina benissimo col pensare quantistico. Questi due pensieri ci liberano dalla tirannia del tempo, dell’equilibrio, dei paradossi di un infinito che rifiuta in tutti i modi (ci riempie di paradossi) di farsi ridurre ad un numero, sia pur speciale.
Ci rivelano l’assurdità di pensare di superare il pensiero umano aumentando la capacità di calcolo…
Ci permettono di vedere il mondo intorno ai noi come generatore di Segni del Tempo Futuro.
Il pensiero dell’imprenditore, capace di trasformare i Segni del Tempo Futuro in un futuro concreto, è topologico-quantistico.

Il pensiero delle nostre classi dirigenti è di una metricità strumentale banale. Lo spettro di numeri che sa maneggiare è ridotto ai decimali intorno a pochi numeri naturali.

1 commento:

  1. Immagino che non sia facile ma, un post che aiuti, anche brrevemente, a chiarire il concetto di pensiero toplogico non sarebbe male. Se dovessi dareuna definizione di pensiero quantistico direi che è un pensiero che interviene nella realtà, modificandola mentre la osserva.
    E quello topologico?
    Stefano

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