di
Francesco Zanotti
PE. Sì, insomma permanente
ed effettiva. Non possiamo che vivere una campagna elettorale permanente ed
effettiva. Ogni azione politica (proposta, approvazione di proposte etc.) non
può che avere come riferimento fondamentale la battaglia elettorale prossima
ventura.
Basta guardare alla elezione
del Presidente della Commissione Antimafia ed alle seguenti reazioni. Azioni e
reazioni che hanno come sfondo la ricerca di un vantaggio elettorale.
Ma con questo non voglio
criticare i partiti perché non vogliono fare diversamente. Voglio dire che essi
sono sistemicamente costretti a farlo. Se abbiamo deciso che il potere dei
partiti dipende dal voto periodico degli elettori, come pensate che se lo
dimentichino fino a due mesi dalle elezioni? Non sarebbe neanche giusto.
Il problema è che la
democrazia rappresentativa è intrinsecamente competitiva. E la competizione non
può che essere permanente ed effettiva, altrimenti è persa in partenza. Vi sono
altre democrazie possibili? Certo: quella basata sulla progettualità sociale.
Come è fatta? Beh il nostro blog è pieno di post che rispondono a questa domanda.
A che serve la commissione antimafia?
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