di
Francesco Zanotti
Sì, sono di quella generazione. Non la rinnego certo. Anzi ne rivendico
una capacità di immaginazione e di impegno oggi sconosciuti. Ma non posso non
riconoscere le catastrofi che la deriva ideologica di immaginazione ed un
impegno hanno generato.
Purtroppo, troppi della mia generazione stanno sperando in una nuova
giovinezza ripercorrendo la strada che ha trasformato impegno e immaginazione
in catastrofe. Con gli stessi ragionamenti, le stesse incrollabili, ingenue e
drammatiche, certezze ideologiche.
Ieri sera, alla radio, il nome non ha importanza. A proposito delle
vicenda della TAV ho risentito tragicamente il passato. Diceva un “intellettuale”,
scrittore alternativo e di chiara fama: il popolo della Val di Susa ha il
diritto di difendersi dalla invasione di uno Stato che gli impone una infrastruttura
che distruggerà la possibilità di sopravvivenza nella valle. Ha diritto, per
difendersi, al sabotaggio.
Il suo intervistatore obiettava le ragionevolezze che tutti immaginano:
sulla TAV vi sono opinioni diverse, chi rappresenta lo Stato è stato votato
anche dai cittadini della Val di Susa, quando i sabotatori sono francesi e
russi è difficile parlare del popolo della Val di Susa etc.
Ma il Nostro implacabile a sostenere di diritto di difesa di un popolo
di Susa che, se per caso non si sentisse aggredito e non volesse essere difeso,
significherebbe che non ha capito nulla. E ci vuole chi lo difenda al posto
suo. Anche francesi e russi …
Allora l’intervistatore: ma se non bastasse il sabotaggio; occorrerebbe
arrivare a sparare … come è accaduto negli anni ’70? Risposta: no, perché basta
il sabotaggio. Ma se il sabotaggio non bastasse? No: davvero basterà. Il Nostro
non voleva arrivare a dire che occorre sparare. Proprio come è accaduto agli inizi
degli anni ’70 dove chi protestava era violento solo un po’. E partendo da
questo “un po’ “ tutti sanno dove siamo finiti.
Ora, io non sono a favore della TAV. Se ci penso bene credo che l’attuale
sistema di infrastrutture e quello che stiamo immaginando per il futuro non
siano adatti alla nuova economia prossima ventura.
Non sono a favore, ma non è importante. Il vero dramma va al di là della
TAV.
E’ rivedere il ripercorrere la stessa stupida china che piano piano
piano scende verso una violenza inarrestabile. Come se non fosse mai accaduto …
Davvero, poveri … Anzi: dannati noi sessantottini se ripetiamo, proponiamo
di ripetere la nostra storia disperata.
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