domenica 2 giugno 2013

Il Governatore e Gregory Bateson

di
Francesco Zanotti

Senza slanci, senza visioni, la ragioneria della crisi …
Mente e Natura è un famoso libro di Gregory Bateson. Mente e Natura costituiscono il binomio che genera una società.
La mente e tutte le sue risorse /“prodotti”: le conoscenze.
Infatti, la società industriale è frutto di un certo insieme di conoscenze che sono diventate le attuali imprese, infrastrutture, istituzioni. In particolare, è fondata sulla visione del mondo che trova la sua espressione più completa nella fisica classica.
Ora la società industriale ha fatto il suo tempo: non è più in grado di soddisfare le esigenze profonde dell’uomo ed è entrata in pesante conflitto con la Natura.
Quindi se vogliamo che la Storia dell’uomo non sia costretta, come è stato fino ad ora, a progredire solo dopo catastrofi, l’Uomo è necessario che faccia emergere una nuova società dove l’Uomo possa continuare la sua evoluzione identitaria in simbiosi con la Natura.
Serve, insomma, una mente alta e forte. Una classe dirigente capace di guardare lontano e in profondità, capace di immaginare nuovi futuri.
Il Governatore, invece, nelle considerazioni finali di quest’anno, descrive sostanzialmente una coperta troppo corta. E la sua strategia è solo che essa piano piano torni ad allargarsi. Ma proprio piano piano perché vi è il rischio che si rompa ad ogni scossone. E gli scossoni sono sempre più frequenti.
Ma di Mente e Natura proprio non ha parlato.

Mi si obietta che dovrei essere più concreto? Rispondo in due modi. Il primo: il mangiare e il respirare sono astratti? L’uomo che non capisce più il suo esistere e una Natura sconvolta sono astrattezze o sono il vero volto della crisi e il resto e resto è noia? 

Poi posso provare ad essere ancora più ”tecnico” (più preciso di “concreto”. Se leggete le Considerazioni finali, troverete una visione dell’impresa e dei suoi problemi di sviluppo a dir poco primitiva. Che non usa in nessun modo un’area di conoscenza che dovrebbe far parte delle tecnicalità inevitabili: le conoscenze e le metodologie di strategia d’impresa. Della coperta troppo corta non se ne capisce neanche la trama …

Allora guardando le persone in quella sala, non si può non pensare che tutte le loro energie siano indirizzate all'essere invitate in quella sala. Ed ad essere sicuri che un qualche microfono di qualche schermo andrà a “disturbare” la loro riflessione collettiva su Mente e Natura, sulla Conoscenza, la Società … I loro responsabili della Comunicazione ne sanno qualcosa …

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