martedì 12 febbraio 2013

Il dovere della profezia

di
Francesco Zanotti


Preso per mano dallo Spirito.
Credenti e non credenti hanno commentato il gesto inaudito (o ascoltato solo lontano nel tempo) di Benedetto XVI. Intrighi politici, dovere e fragilità … Credo che questo gesto vada letto nell'ottica dello Spirito. E’ un'ottica impegnativa, perché ci sbatte in faccia il dovere della Profezia, a noi apparentemente concreti, sostanzialmente ottusi.
L’ottica dello Spirito. Lo Spirito che fa emergere la Chiesa terrena dalla Storia degli Uomini, come “Lumen gentium”. La Chiesa che diverrà la Gerusalemme Celeste, la città del Dio con noi.

L’ottica dello Spirito. Il gesto di Benedetto XVI è stato ispirato e accompagnato dallo Spirito. Un credente non poteva non “vedere” lo Spirito di Dio con lui a sorreggere ogni sua parola.

Allora a noi tocca cercare di capire questo segno dello Spirito. E’ un segno che ci lascia in qualche modo soli, ma ci chiede la responsabilità della profezia. Ci ricorda che dobbiamo costruire “cieli nuovi ed una nuova terra”. A tutti noi, in ogni angolo della società e della storia. A tutti noi compete un pezzo di questa profezia. Un pezzo indelegabile: se non ce lo mettiamo noi, nessuno potrà sostituirci. Se noi rinunciamo ad essere profeti nel nostro “particulare”, ne soffrirà tutta la storia …

Oggi a profezie stiamo a zero. Viviamo di ipocrita conservazione o di progetti piccoli piccoli.
In particolare stanno a zero le nostre classi dirigenti che dovrebbero avere il compito di stimolare tutti noi alla profezia. Che dovrebbero raccogliere le profezie degli uomini e costruire una grande speranza collettiva.
Sottozero, sempre dal punto di vista della profezia del futuro, sta la nostra classe politica. Impegnata in uno scontro elettorale cruento e ridicolo insieme. Combattuto a colpi di cagnolini, con la benedizione dei “massmediologi” che sentenziano che un politico con in braccio un cane ispira fiducia.

Dall'ascolto dello Spirito alle coccole ai cagnolino: i nani sono diventati mostri del nulla. E non ci sono neanche più le ballerine di una volta.

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